Riuniti, un convegno sulla sicurezza negli ambienti di lavoro dell’ospedale

«Gli Ospedali Riuniti di Bergamo sono senza dubbio una struttura complessa non solo per le attività erogate e le strutture organizzative presenti, ma anche per il numero di dipendenti, per il tipo di apparecchiature utilizzate e per l’elevato accesso giornaliero di utenti. In questo contesto, fatto anche di forti interazioni tra operatori sanitari, pazienti, attrezzature e struttura edilizia, l’Azienda Ospedaliera, fin dalla sua costituzione, ha sempre ritenuto fondamentale dare risalto al problema della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro e, dall’approvazione del Decreto Legislativo 626/94, si è sempre impegnata affinché venisse garantita la sua applicazione attraverso la progressiva adozione di strumenti adeguati a tal fine».

Con queste parole Stefano Rossattini, direttore generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, ha annunciato il convegno sulla sicurezza negli ambienti di lavoro dell’ospedale che si terrà il 3 dicembre. Oltre alla giornata di studio, l’azienda ospedalierà distribuirà il prossimo mese a tutti i 3600 dipendenti dell’azienda un volume sulla sicurezza nel luogo di lavoro.

«In questi ultimi dieci anni - ha spiegato Rossattini - molto è stato fatto per la sicurezza del lavoro in ospedale. Già nel 1995 è stato istituito il Servizio di prevenzione e protezione, mentre l’anno successivo sono stati individuati i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ed è stato approvato il primo documento di valutazione dei rischi lavorativi». È con il 2000 che sono inoltre state avviate nuove attività come la realizzazione di misure antincendio, la predisposizione di piani d’emergenza, l’elaborazione di istruzioni operative, la revisione sistematica del rischio lavorativo attraverso la compilazione di un documento di valutazione dei rischi lavorativi per ciascuna delle unità organizzative in cui è articolata l’Azienda e, infine, la partecipazione all’attività di formazione e prevenzione del rischio biologico messa in atto dall’Ufficio Formazione e dal Comitato per le Infezioni Ospedaliere. «Proprio nel mese di dicembre - ha spiegato Giovanni Mosconi, direttore dell’Unità di medicina del lavoro dell’ospedale - verranno portate a termine altre significative iniziative come la revisione integrale del piano d’emergenza, l’ultimazione dei documenti di valutazione dei rischi lavorativi per ciascuna Unità aziendale, la creazione di un sito intranet dedicato al Servizio di prevenzione e protezione e l’emanazione di nuove istruzioni nel campo della prevenzione del rischio derivante dalla manipolazione di agenti chimici». Lo scorso agosto, invece, la direzione aziendale aveva provveduto alla creazione di un sistema aziendale integrato per la gestione della sicurezza, struttura di coordinamento all’interno della quale viene fatta convergere tutta l’attività ospedaliera di gestione del rischio. In particolare il sistema si occupa di individuare, analizzare e quantificare i fattori di rischio, progettare gli interventi correttivi, gestire i reclami, la comunicazione e gli aspetti assicurativi e monitorare gli interventi di contenimento dei rischi attraverso la predisposizione di indicatori.Ora, con la costruzione del nuovo ospedale, si pensa non solo garantire la sicurezza nel cantiere, ma «anche a realizzare un complesso ospedaliero moderno - continuano dai Riuniti -, coerente con le recenti acquisizioni in tema di sicurezza delle strutture e di tutela della salute degli operatori, allo scopo di coniugare il tutto con l’efficienza aziendale e con l’umanizzazione dell’ospedale del nuovo millennio». Il convegno in programma il 3 dicembre dalle 14.30 alle 17.30 presso l’auditorium ospedaliero si occuperà proprio di questo e sarà coordinato da Stefano Rossattini. Interverranno il Presidente della III Commissione Sanità della Regione, Carlo Saffioti, il direttore generale dell’Asl, Silvio Rocchi, il viceprefetto Aggiunto Beaumont Bortone, oltre che i direttori sanitario e amministrativo dei Riuniti, Marco Salmoiraghi e Carlo Bonometti, il rappresentante sindacale, Claudio Morandi, il direttore dell’USC Medicina del Lavoro, Giovanni Mosconi e il responsabile del Servizio prevenzione protezione, Roberto Suardi.

(30/11/2004)

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