Riuniti, nuova apparecchiatura per la medicina nucleare

Una gamma camera a due teste, sofisticata apparecchiatura in grado di eseguire qualunque indagine di medicina nucleare e di fornire informazioni funzionali degli organi e degli apparati, è in funzione da questo mese agli Ospedali Riuniti di Bergamo. «E’ un investimento importante, spiega il Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, dott. Carlo Bonometti, perché grazie al contributo regionale di €.7.246.808,00 del 2004 che ci ha consentito di acquistare anche questa sofisticata apparecchiatura dal costo totale di €.674.660,60 siamo in grado di fare un significativo passo in avanti nell’abbattimento delle liste d’attesa in questa delicata area diagnostica che abbraccia gli studi cardiologici, le indagini cerebrali e gli accertamenti oncologici, a favore dei pazienti ricoverati in ospedale e dei cittadini anche da fuori provincia che scelgono di farsi curare dai nostri medici. La modernizzazione delle attrezzature e delle tecnologie è fondamentale anche in prospettiva futura, in vista del nuovo ospedale». La gamma camera fa parte degli apparecchi più utilizzati in Medicina nucleare e serve per rilevare i raggi gamma emessi dagli isotopi radioattivi che vengono iniettati nei pazienti. « Si tratta di una gamma camera a due teste a geometria variabile – spiega il prof. Ugo Guerra, Direttore dell’Unità di Medicina Nucleare – che, ruotando a 360 gradi intorno al paziente, ci permette di ottenere in modo non invasivo e non doloroso, informazioni accurate e dettagliate in due o tre dimensioni in pochissimi minuti. La nuova apparecchiatura, che si aggiunge ad altre due gamma camere attive in reparto, garantisce un netto miglioramento sul piano qualitativo, consentendoci di contribuire a una parziale riduzione delle liste d’attesa per alcune tipologie di indagini, come ad esempio le scintigrafie ossee». La nuova gamma camera dei Riuniti espone a bassa dose di radiazioni ionizzanti, è in grado di evidenziare velocemente l’organo sotto indagine e contribuisce a rinnovare il parco tecnologico della Medicina nucleare dell’ospedale, al passo con le innovazioni tecnologiche sempre più avanzate. In Italia, nei circa 300 centri di medicina nucleare, pubblici e privati, delle circa seicento gamma camere ce ne sono in funzione 180-200 che hanno più di dieci anni di attività: per strumenti di questo tipo si tratta di un tempo di esercizio troppo prolungato. Quando queste macchine invecchiano, la loro efficienza diminuisce e occorre somministrare maggiori quantità di isotopi radioattivi ai pazienti perché la gamma camera li possa «vedere» e seguirne le tracce.L’unità di medicina nucleare degli Ospedali Riuniti di Bergamo, che attira pazienti che provengono da Bergamo, dalla provincia ma anche dall’area della Valcamonica e del Lecchese, ha eseguito nel corso del 2005 circa 16 mila indagini diagnostiche, registrando dal 2000 al 2005 un incremento di circa il 30% delle prestazioni.(11/05/2006)

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