Riuniti, cento trapianti di cornea nel 2003

L’attività degli Ospedali Riuniti di Bergamo di trapianti di cornea da vivente ha registrato nel corso del 2003 un centinaio di interventi. Lombardia e Veneto le uniche regioni d’Italia ad aver raggiunto il numero di donatori in grado di soddisfare il fabbisogno

Un centinaio di interventi. L’attività degli Ospedali Riuniti per quanto riguarda i trapianti di cornea da vivente ha registrato nel corso del 2003 cifre importanti, confermandosi un’ottima possibilità terapeutica per molte persone destinate alla cecità.

Agli Ospedali Riuniti di Bergamo presso l’U.O. Oculistica questo tipo di operazione chirurgica si pratica dagli anni ’60 e ha ottenuto molti successi.

«Generalmente le persone che necessitano di trapianto di cornea - spiega il Dott. Stefano Zenoni, responsabile dell’unità operativa - sono in giovane età e affette da una malattia degenerativa detta cheratocono. Si tratta di una patologia che si manifesta deformando in maniera conica il normale profilo della cornea che, negli stadi più avanzati, si opacizza rendendo quindi necessario il trapianto. La perdita di trasparenza corneale può essere determinata anche da altre cause come traumi e ferite perforanti, infezioni, degenerazioni e quadri di scompenso corneale».

Il trapianto di cornea è un delicato intervento di microchirurgia che prevede il prelievo dal donatore di un dischetto di cornea sana che sostituirà quella malata del ricevente. Infine si procede con la sutura tramite un filo sottile di nylon che viene rimosso a distanza di circa un anno dall’intervento.

«Purtroppo in Italia - spiega la dott.ssa Flavia Fabiani - il numero di donatori a livello nazionale è ancora esiguo in rapporto alla quantità dei pazienti che necessitano di un trapianto corneale, ma la Lombardia e il Veneto vantano il primato di aver raggiunto il fabbisogno».

In caso di insuccesso di trapianto corneale, o per i pazienti con patologie corneali talmente gravi che non possono essere trapiantati con tessuto umano, esiste una possibilità di recupero funzionale rappresentata dal trapianto di cornee artificiali. L’U.O. Oculistica degli Ospedali Riuniti di Bergamo è ad oggi uno dei pochi centri italiani abilitato all’utilizzo di queste cheratoprotesi che in ogni caso devono essere riservate a pazienti selezionati al fine di ridurre al minimo il rischio di insuccesso.

(26/3/2004)

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