Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 11 Luglio 2014
Risse tra indiani e bivacchi in centro
L’attenzione del Comune è massima
«L’attenzione da parte nostra è massima, c’è la volontà di affrontare il problema e di risolverlo una volta per tutte. Si tratta in realtà di una situazione che non è nata oggi o ieri, ma c’è da parecchio tempo». Sergio Gandi, assessore alla Sicurezza e vicesindaco, interviene sulle due risse tra indiani.
«L’attenzione da parte nostra è massima, c’è la volontà di affrontare il problema e di risolverlo una volta per tutte. Si tratta in realtà di una situazione che non è nata oggi o ieri, ma c’è da parecchio tempo». Sergio Gandi, assessore alla Sicurezza e vicesindaco, interviene sulle due risse tra indiani avvenute domenica pomeriggio e martedì davanti a Palazzo uffici, in piazza Matteotti.
Un intervento per mettere anche i punti sulle i dal punto di vista politico e replicare al centrodestra. «Perché se il problema c’è da dieci mesi, per nove hanno governato loro e per uno noi» chiosa il sindaco Giorgio Gori che gli siede accanto. «Mi sembra che alcune osservazioni che ho letto sui giornali - rincara il vicesindaco - siano campate in aria perché il mio predecessore appartiene allo stesso partito di chi oggi si indigna (Daniele Belotti, ndr) per un fenomeno che forse non si è mai accorto che esistesse».
I due episodi di cronaca hanno riportato alla ribalta il problema di gruppi di persone, di nazionalità indiana, che staziona tra i giardinetti e i parcheggi di piazza Matteotti. La maggior parte è ubriaca e chiede soldi agli automobilisti. Un problema noto al comando di via Coghetti. «È tempo che la polizia locale fa passaggi costanti in piazza Matteotti, il problema del bivacco di queste persone va avanti dall’anno scorso. Abbiamo intensificato la presenza della polizia locale, tanto che ha evitato che il secondo diverbio degenerasse. Ora poi vedremo se le associazioni di cittadini indiani possono avvicinare questi soggetti per cercare di ricostruire il loro legame con la comunità e anche la loro origine perché in molti casi non si sa da dove vengono».
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