
Evitate i fuoripista, lo scialpinismo e anche di passare a piedi lungo i canaloni. Sono le raccomandazioni che arrivano dal Soccorso alpino di Clusone - che si occupa di coordinare gli interventi di aiuto in tutta la nostra provincia - dopo che una dozzina di persone sono state travolte nel Bresciano da una valanga mentre si muovevano con le motoslitte sotto il monte Maniva. Il bilancio è molto pesante: quattro morti.
Il rischio di distacco di valanghe è alto lungo tutto l’arco alpino, e anche sulle Orobie. Colpa, secondo gli esperti, della neve bagnata che si è accumulata su quella farinosa caduta in precedenza, e che non si era ancora compattata e attaccata al terreno.
Nessun problema invece per quanto riguarda le piste da sci, mentre viene precisato che può essere pericoloso attraversare anche a piedi i canaloni, perché la neve può staccarsi dalle montagne in quota.
In Bergamasca, dove sono stati segnalati distacchi di neve in quota, nessun incidente è stato segnalato. Il consiglio del Soccorso alpino agli amanti della montagna è di aspettare almeno due notti con temperature rigide prima di uscire per escursioni. Con il freddo infatti la neve si consiliderà e il rischio di valanghe rientrerà nella norma.
(13/01/2007)
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