«Rischiamo 1,3 milioni di tonnellate
di rifiuti da fuori Lombardia»

L’assessore regionale Claudia Terzi: «Venerdì in Giunta analizzeremo la questione. Mi auguro che il governo capisca il grave errore commesso e non pensi di militarizzare i nostri termovalorizzatori per fare portare i rifiuti delle altre regioni in Lombardia»

«Sottoporrò questo venerdì all’attenzione della Giunta la delicata questione dell’articolo 35 dello “Sblocca Italia” per capire quali misure la Lombardia potrà mettere in campo per bloccare il rischio concreto dell’arrivo nelle nostre città di oltre un milione di tonnellate di rifiuti provenienti da altre Regioni».

L’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Lombardia, Claudia Maria Terzi, torna a ribadire con forza il proprio no al diktat imposto dal governo Renzi. «Sono molto preoccupata dai numeri che ho visto. I nostri attuali 13 termovalorizzatori, che ci garantiscono da anni la piena autosufficienza, hanno una capacità massima di smaltimento pari a 2,6 milioni di tonnellate annue sul milione duecentomila smaltito come rifiuto solido urbano. Con il decreto “romano”, che supera di fatto la bacinizzazione regionale, eliminando quindi anche le barriere esistenti alla libera circolazione dei rifiuti urbani sul territorio nazionale, la Lombardia sarebbe costretta a prendersi oltre un milione e trecentomila tonnellate all’anno da fuori regione».

«Dirmi arrabbiata – spiega ancora Terzi - è poco. Ci stanno spacciando una semplificazione burocratica con l’aggiramento delle norme a tutela dell’ambiente. Per la Lombardia, che ha raggiunto grazie anche all’impegno di milioni di cittadini residenti, livelli di raccolta differenziata efficienti, significherebbe diventare la pattumiera d’Italia, pagando le incapacità gestionali, politiche e amministrative altrui. Un danno gravissimo non solo all’ambiente lombardo, già sotto pressione dopo decenni di sfruttamento, ma soprattutto per la salute dei cittadini»

.

Terzi, che non vuole sentire parlare di presunta «solidarietà» tra i territori e tra le Regioni («Non c’entra un bel nulla») parla apertamente di «truffa ai danni di tutti i cittadini. Roma la deve smettere di imporre con la forza le sue assurde scelte sulla testa dei territori, esautorando le Regioni come ha fatto già con le Province. Tutto questo è moralmente inaccettabile e ci opporremo con tutte le nostre forze. Mi auguro che il governo capisca il grave errore commesso e non pensi di militarizzare i nostri termovalorizzatori per fare portare i rifiuti delle altre Regioni in Lombardia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA