Rifiuti, aumenti in vista
Tariffe ritoccate del 3,3%

Aumenti in vista per le tariffe legate alla raccolta dei rifiuti solidi urbani nella Bergamasca. La Giunta provinciale ha infatti dato parere favorevole all'aumento della tariffa che la stragrande maggioranza dei Comuni bergamaschi pagano alla  Rea di Dalmine per incenerire i loro rifiuti.

Dopo un ulteriore approfondimento (l’argomento era passato anche nell’ultima Giunta, ma senza esito), l’esecutivo di via Tasso ha dato il via libera alla definizione della tariffa di conferimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati per i comuni bergamaschi all’impianto di termoutilizzazione della Rea di Dalmine.

Si tratta di un ritocco di 2 euro e 70 centesimi a tonnellata, di cui 42 centesimi dovuti all’aumento dei costi di scorie e ceneri. In pratica si passa da 82,25 euro a tonnellata a 84,95.

«L’adeguamento – spiega il presidente della Provincia Ettore Pirovano – equivale a un aumento del 3,3% della tariffa che i Comuni pagano per il conferimento dei rifiuti all’impianto Rea. Del 3,3%, lo 0,3% è costituito dai 42 centesimi per l’aumento dei costi di scorie e ceneri, il 3%, invece, è la variazione Istat sull’inflazione».

Il provvedimento interessa i 207 Comuni che conferiscono i rifiuti all’impianto Rea. L’ultimo ritocco (regolato da una convenzione tra Provincia e società) risale al novembre 2007, quando la Giunta Bettoni diede il via libera al passaggio da 81,60 euro a 82,25 euro. Il ritocco riguarda i Comuni, i quali, a loro volta «ritoccheranno» o meno le tariffe per i cittadini.

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