Rifiuti a peso d’oro rispetto all’ultimo anno: nell’ultimo anno a Bergamo la tariffa è cresciuta del 2%. Inoltre in Lombardia la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è incrementata dell’1,1%, arrivando a costare 184 euro, comunque al di sotto di 33 euro rispetto alla media nazionale pari a 217 euro.A dichiararlo, durante la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, è un dossier reso noto da Cittadinanzattiva. Con una premessa da fare su Bergamo: la Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti solidi urbani interni) è stata sostituita dalla Tia (Tariffa di igiene ambientale) che, per il calcolo, oltre ai metri quadri tiene conto del numero di persone.In assoluto, in Italia la spesa media annua più alta si registra in Sicilia con 280 euro, la più bassa in Molise (117 euro), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese, che trova conferma anche all’interno di una stessa regione: in Lombardia, a Milano la Tarsu arriva a costare 262 euro, 57 euro in più rispetto alla Tia che si paga a Bergamo.A più di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997, oltre a Bergamo solo altri tre capoluoghi lombardi su 11 sono passati dalla Tarsu alla Tia: si tratta di Varese, Mantova e Brescia. Inoltre, rispetto al 2006, tra i capoluoghi di regione Varese e Brescia hanno fatto registrare il più alto incremento tariffario (+3%), seguite da Bergamo e Cremona (+2%). Nessun incremento invece si è registrato nei restanti capoluoghi.(29/11/2009)
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