Rette degli asili nido comunali
Bergamo è la terza città più cara

A Bergamo la retta degli asili nido comunali è la terza più cara d'Italia. Il dato arriva da un'indagine di Cittadinanzattiva che ha preso in considerazione tutti i capoluoghi di provincia e ha fatto un paragone anche tra le regioni. Si scopre così che mandare il proprio figlio all'asilo nido comunale costa in Lombardia 402 euro al mese, per una spesa che si attesta ben al di sopra della media nazionale (pari a 297 euro) e capace di collocare la Lombardia prima tra le regioni più care, davanti a Friuli (384 euro) e Veneto (364 euro). Inoltre, su base nazionale, tra le 5 città più care, ben 4 sono lombarde: Lecco (572 euro, record in Italia), Bergamo (474 euro), terza in Italia, Mantova (470 euro), Sondrio (462 euro).

Caro rette - Dura la vita per le giovani coppie, fra difficoltà nel far accedere i propri figli ad asili comunali, alti costi e disparità economiche anche all'interno della stessa regione: si registra una differenza di ben 340 euro tra il capoluogo lombardo più caro, Lecco, e il meno caro, Milano (232 euro). Rispetto al 2007/08, nel 2008/09 le tariffe sono rimaste invariate in tutti i capoluoghi ad eccezione di Sondrio (+6%) e Varese (-9,2%), con il risultato che la media regionale è rimasta pressocché invariata (-0,3%). On line su www.cittadinanzattiva.it l'indagine completa a carattere nazionale.

L'analisi, svolta dall'Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200 euro e relativo Isee di 19.000 euro. I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2007/08 e 2008/09) delle Amministrazioni comunali interessate all'indagine (tutti i capoluoghi di provincia). Oggetto della ricerca sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana.

Liste d'attesa - In Lombardia, secondo la banca dati del Ministero dell'Interno sulla fiscalità locale aggiornata al 2007, ci sono 627 asili nido comunali per 24.763 posti disponibili. Il maggior numero di asili è presente in provincia di Milano (336, con 14.047 posti), mentre la provincia di Sondrio ne registra il numero minore (solo 4, con 162 posti). A fronte di 29.426 domande presentate, in Lombardia il 16% dei richiedenti rimane in lista di attesa, a fronte di una media nazionale del 25%. Considerando unicamente i capoluoghi di provincia lombardi, Varese presenta le liste di attesa più alte con il 39% di domande respinte, seguita da Brescia (33%) e Sondrio (30%).

Il commento
- «Il tema degli asili nido comunali - commenta Liberata Dell'Arciprete, segretario di Cittadinanzattiva in Lombardia - va dunque analizzato sotto un duplice aspetto: liste di attesa e tariffe. Sulla prima questione esprimiamo apprezzamento per l'iniziativa regionale relativa all'approvazione di uno stanziamento, pari a 18 milioni di euro, per la realizzazione di nuovi asili nido (DGR del 16 settembre 2009). Questo però non basta a sostenere la famiglia, infatti altro punto dolente è quello delle tariffe che come abbiamo visto si aggirano intorno ai 402 euro al mese. Ci aspettiamo che con queste amministrative i candidati prendano impegni concreti e misurabili su questo fronte. Federalismo, d'altra parte, vuol dire soprattutto questo: prendersi impegni e mantenerli. E quello degli asili nido è un modo concreto e non retorico di prendersi cura delle famiglie e dei loro bisogni».

Le 10 città più care e quelle meno care
- Calabria la regione più economica (120 euro), Lombardia la più
costosa (402 euro). Nella top ten delle 10 città più care, tra quelle che offrono il servizio a tempo pieno, si
confermano, rispetto al 2007/08, Lecco, Belluno, Bergamo, Mantova, Sondrio, Treviso, Cuneo,
Pordenone e Vicenza, mentre Udine subentra a Varese. Nella graduatoria delle 10 città meno care,
prevalgono le realtà del Centro-Sud. In assoluto, la città più economica risulta Cosenza, seguita da
Roma, Chieti e Reggio Calabria.

Copertura potenziale del servizio
- Facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) in Lombardia la copertura potenziale del servizio è del 6,4%, a fronte di una media in Italia del 5,8%.



Occupazione femminile - In Lombardia, l'occupazione femminile arriva al 55,9%, valore superiore alla media nazionale (46,1%).

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