Resta in prognosi riservatal’agente ferito a Reggio Emilia

Resta in prognosi riservatal’agente ferito a Reggio EmiliaI medici hanno confermato oggi che ha un versamento di sangue dietro il bulbo oculare, e per questo - nonostante l’agente abbia in parte ripreso a vedere dall’occhio ferito - confermano la diagnosi. Sul fronte delle indagini invece per il momento non ci sono identificati fra i teppisti autori dell’aggressione

Resta in prognosi riservata Alberto Lanzara, il poliziotto di 31 anni in servizio alla Questura di Reggio Emilia che rischia di perdere un occhio in seguito all’aggressione compiuta ieri da un gruppo di ultrà bergamaschi all’uscita dallo stadio di Reggio Emilia dopo l’incontro, su campo neutro, tra Atalanta e Como. Le forze dell’ordine - che hanno contato 13 feriti - stavano scortando i bergamaschi all’uscita dello stadio quando, improvvisamente, dal corteo si è staccato un gruppo di 30-40 teppisti che ha scaraventato addosso agli uomini di servizio bottiglie, palle di neve, pezzi di ghiaccio e pietre. Successivamente il gruppo si è scagliato contro alcuni agenti rimasti isolati: Alberto Lanzara, è caduto a terra dove è stato ripetutamente preso a calci dai teppisti che si sono poi dileguati. Il poliziotto si trova ora all’ospedale Maggiore di Parma: oltre alla frattura del setto nasale, contusioni ed escoriazioni in tutto il volto e al capo, ha riportato anche una grave lesione ad un occhio che ora rischia di perdere. I medici hanno confermato oggi che ha un versamento di sangue dietro il bulbo oculare, e per questo - nonostante l’agente abbia in parte ripreso a vedere dall’occhio ferito - confermano la riserva della prognosi. Sul fronte delle indagini invece, purtroppo, la Questura di Bergamo e quella di Reggio Emilia confermano che per il momento non ci sono identificati fra i teppisti autori di questa aggressione.

(13/01/2002)
Su L’Eco di Bergamo del 14/01/2003


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