Cronaca / Hinterland
Mercoledì 17 Settembre 2014
Resta gravissimo lo studente
Sentiti gli amici al Lussana
Facce attonite e sguardi bassi martedì mattina al Lussana, a ventiquattr’ore dalla tragedia che lunedì si è consumata, in pochi attimi, nel cortile interno, dove uno studente di 15 anni è stato soccorso dopo un volo di 16 metri.
Facce attonite e sguardi bassi martedì mattina al Lussana, a ventiquattr’ore dalla tragedia che lunedì si è consumata, in pochi attimi, nel cortile interno, dove uno studente di 15 anni è stato soccorso dopo un volo di 16 metri.
Le condizioni del ragazzo, M. P., di Stezzano, erano ancora gravissime. Nel frattempo la polizia sta cercando di capire, assieme al personale docente e ai compagni e amici del quindicenne, cosa possa averlo spinto a salire i quattro piani dell’edificio scolastico che dà su via Foro Boario utilizzando le scale antincendio esterne, raggiungere il sottotetto e lasciarsi andare nel vuoto, scavalcando il parapetto.
La polizia ha sentito alcuni compagni della terza sezione U, la classe frequentata dal quindicenne, e altri studenti della scuola: pare che qualcuno abbia visto per qualche istante il ragazzo salire le scale.
Il giovane non era iscritto a Facebook o ad altri social network: a scuola aveva ottimi risultati ed era pure il rappresentante della sua classe. Che cosa allora è scattato nella sua testa per spingerlo a raggiungere il punto più alto dell’istituto e a lasciarsi cadere nel vuoto?
Tutto su L’Eco di Bergamo del 17 settembre
© RIPRODUZIONE RISERVATA