Renzi: «Si voterà nel 2018
comunque vada il referendum»

«Si vota nel 2018». Comunque vada il referendum?” «Sì, si vota nel 2018».
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, domenica sera 21 agosto al Café della Versiliana incalzato dalle domande di Paolo Del Debbio, lo ha
detto con chiarezza.

Anche se fonti della maggioranza danno una lettura meno immediata delle sue parole spiegando che il premier intendeva dire che si voterà nel 2018 perchè assolutamente convinto che il sì passerà. In caso di vittoria la linea non cambierebbe. In Versilia, nel pomeriggio, Renzi ha incontrato una delegazione del comitato che si oppone alla direttiva Bolkenstein sulle aste delle concessioni balneari e, dopo aver visto alla tv parte della finale della pallavolo maschile alle Olimpiadi, è arrivato alla Versiliana dove, visto lo slittamento dell’intervista, si stava discutendo di burkini.

Dopo un lungo prologo sulla Ue e sul ruolo dell’Italia nell’Unione Europea, Renzi è tornato sul tema del referendum costituzionale e ha infatti confermato la linea: «Tutti mi chiedono cosa faccio se vince il no. Ma bisogna uscire da questa cultura....Se vince il No - ha detto - quello che faccio l’ho già detto».

«Questo referendum - ha proseguito - è molto semplice ma per colpa anche mia è diventato un dibattito su tutto. In realtà, la domanda sulla scheda è: volete approvare la riforma costituzionale che prevede una riduzione dei costi della politica, che supera il meccanismo del ping-pong tra Camera e Senato? Chi vota No si tiene il Paese così com’è. Lo voglio dire chiaro, la democrazia non è sotto assedio».

Renzi ha poi osservato che, a proposito delle polemiche sulla riforma costituzionale, «ci sono senatori che stanno difendendo le loro poltrone». Ed è tornato a distribuire fendenti nei confronti della minoranza Pd. «Se D’Alema avesse messo un decimo del tempo che ha messo per attaccare me per attaccare Berlusconi... Lui pesca sempre la carta di attaccare quello più vicino, prima è toccato a Prodi. E la riforma di D’Alema era molto più dura, il governo aveva molti più poteri. Se D’Alema vuole fare la battaglia per difendere le poltrone e magari tornare in Parlamento, auguri. A D’Alema e agli altri della minoranza Pd dico non si utilizzi il referendum per avere la rivincita al congresso perché sarebbe poco serio, il congresso lo faremo quando previsto».

In tema di economia, Renzi ha ammesso che «non va benissimo. È ripartito il mercato del lavoro. Ma l’economia non è ripartita come vorremmo». Ha però aggiunto che ci vuole un po’ di tempo. «Spero di arrivare a fine anno a uno, uno e due di Pil. Ma bisogna far ripartire gli investimenti: è questione di fiducia». Aggiungendo peró che «si è partiti dal segno meno e si sta migliorando».

Infine, in chiusura, un gesto di apertura nei confronti dell’Anpi a concludere le polemiche sul mancato dibattito alle Feste dell’Unità sul refendum costituzionale. «Invito il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia a una delle Festa dell’Unità in Emilia-Romagna la prossima settimana per discutere con me di referendum. Io dirò come la penso e lui dirà come la pensa, e poi ci daremo un abbraccio».

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Giulio Agazzi

8 anni, 9 mesi

Come possiamo pretendere che l'Europa ci rispetti se al governo abbiamo questi politici ( imposti, non eletti ). Persone che oggi dicono una cosa e domani se la rimangiano come fosse una fetta di prosciutto, hanno scordato il significato della porola "dignità"? D'altra parte cosa possiamo aspettarci da un governo che non è espressione della volontà del popolo, sorretto da persone che pur di avere una poltrona sotto il sedere hanno tradito i loro elettori ( con il voto non avevano ricevuto il mandato " fate come volete" e sappiamo benissimo chi sono). Se poi penso che ci stanno facendo invadere da clandestini ( solo pochissimi hanno diritto all'asilo politico ) e a qualcuno che va sempre a Bruxelles a "battere i pugni" e immancabilmente torna a casa con le pive nel sacco, mi vien da giustificare chi cerca di scappare da questa Italia, "nave senza nocchiere in gran tempesta " (Dante)

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Mario Genovese

8 anni, 9 mesi

Probabilmente e' proprio questa Europa che insiste per mantenere le cose cosi come stanno, togliendo la sovranità al popolo e lasciando su quel burattino di Renzi.

Rosanna Vavassori

8 anni, 9 mesi

Probabilmente ha capito che vento tira....Se vince il no lo dobbiamo accontentare: si deve dimettere... se si rimangia la parola data tutti a Roma....Basta governo Renzi!!!

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Giuseppe Preianò

8 anni, 9 mesi

Ma non aveva detto che si sarebbe dimesso?

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MARCO SARTI

8 anni, 9 mesi

Alle soglie del 2018 dirà che si vota nel 2023 per risparmiare.

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Mario Genovese

8 anni, 9 mesi

Solita vergognosa prassi tutta italiana.... Quando ha capito la malparata si è rimangiato la sua stessa parola... In Italia la poltrona rimane saldamente attaccata al sedere!

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marco8705 Atala

8 anni, 9 mesi

Se vince il no te ne vai come promesso!

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DOMENICO BURATTI

8 anni, 9 mesi

ahahahahahahahahah

Donata Fantini

8 anni, 9 mesi

questo quì la gira e la mena a suo piacimento....è come gli altri presa la "poltrona" non la molla più.....

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Riccardo Bianchi

8 anni, 9 mesi

Una persona affidabile, che sia un collega, un amico o, a maggior ragione, uno che di mestiere fa il politicante, deve essere una persona che dice quello che pensa e poi fa quello che dice. Tutto il contrario del blablabla e del suo giglio magico. Ciaone Renzi.

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Damiano Valoti

8 anni, 9 mesi

Siccome temo di perdere, allora cambio le regole del gioco! Complimenti! Il potere logora chi non ce l'ha! Scoccia, vero, perdere la poltrona?

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