«Renzi si dimette». Ma il Pd smentisce
Di Maio: oggi inizia la terza Repubblica

Alle 12 il lancio Ansa: Matteo Renzi ha deciso di dimettersi dal Pd.

Una notizia che si aspettavano molti dopo il ko del partito alle elezioni: Matteo Renzi si è dimesso da segretario del Partito democratico. Lo dice Ansa con un flash ma il portavoce smentisce: «a noi non risulta», è la dichiarazione.

«A noi non risulta» dice il portavoce di Matteo Renzi, Marco Agnoletti. Inoltre, è stato comunicato che lo stesso Renzi terrà una conferenza stampa nel pomeriggio, alle ore 17.

Intanto gongola il Movimento 5 Stelle: «È una bella giornata, nonostante la pioggia»: esulta Luigi Di Maio mentre poco dopo le 10 usciva dalla sua abitazione a Roma dopo il trionfo del Movimento Cinque Stelle, primo partito in Italia con oltre il 32% delle preferenze degli elettori.

«È un dato storico ed è stata un’emozione indescrivibile», ha aggiunto salendo sull’auto bianca venuta a prenderlo. È lui il vero vincitore di queste elezioni, insieme al leader della Lega Matteo Salvini, che ha però già chiarito che resterà nella coalizione di centrodestra. Poco prima Di Maio aveva ringraziato su Facebook «tutti quelli che ci hanno sostenuto e ci sono stati vicini».

Esulta Di Maio in conferenza stampa: «Il M5s triplica il numero dei parlamentari eletti: ci sono intere regioni che sono andate al Movimento Cinquestelle». E aggiunge: «Oggi per noi inizia la terza Repubblica e la terza Repubblica sarà quella dei cittadini italiani. I cittadini hanno votato il programma del M5S. Temi come povertà, tagli agli sprechi, immigrazione, sicurezza vanno affrontati e abbiamo la possibilità di farlo dopo 30 anni».

«Noi sentiamo la responsabilità di governo, è stato un risultato post ideologico, un risultato che riguarda i grandi temi irrisolti della nazione, siamo consapevoli che i cittadini hanno votato il programma del M5S» continua il leader del Movimento 5 Stelle: «Questo risultato ci proietta verso il governo del Paese, oggi le coalizione non hanno i numeri per governare».

«Siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche, a partire dalla scelta delle due presidenze delle Camera, ma soprattutto sui temi dei lavori della XVIII legislatura. Per il M5s queste elezioni sono state un trionfo: grazie a circa gli 11 milioni di italiani che ci hanno votato e dato la loro fiducia».

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