Regione:«Lasceremo alle Province
tutte le funzioni che hanno ora»

Una volta che sarà riconosciuta alle Regioni la facoltà di decidere autonomamente quali funzioni mantenere in capo alle Province «l’intenzione è lasciare in via sperimentale alle Province tutte quelle attuali» spiega il sottosegretario Nava.

Una volta che sarà riconosciuta alle Regioni la facoltà di decidere autonomamente quali funzioni mantenere in capo alle Province «l’intenzione della Regione Lombardia, come condiviso con il presidente Maroni, è di lasciare in via sperimentale alle Province tutte quelle attuali, in base al principio di sussidiarietà, efficienza ed economicità, salvo eccezioni su singoli capitoli da valutare caso per caso».

È quanto ha sottolineato Daniele Nava, sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione della Regione Lombardia, che ha incontrato Palazzo Lombardia i rappresentanti dei Comuni capoluogo, delle Province, di Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), Upi (Unione delle Province Italiane) e Upl (Unione delle Province Lombarde) sul tema dell’applicazione della riforma Delrio.

Nel corso della riunione, è stato anche deciso che il sistema lombardo delle autonomie - Regione, Anci e Upl - presenterà al Governo una serie di osservazioni condivise sulla bozza di accordo presentata dall’Esecutivo sulla distribuzione delle funzioni. “Si tratta di un documento - ha ricordato Nava - a dir poco impreciso, e che non contiene alcuna indicazione sulle risorse, che al contrario sono un prerequisito essenziale per una decisione qualificata nel merito. Per questo, come sistema lombardo, presenteremo una serie condivisa di proposte di modifica. In ogni caso l’obiettivo della Regione Lombardia resta uno: ridurre al minimo l’impatto che l’applicazione della Delrio comporterà inevitabilmente per tutto il territorio regionale e i suoi cittadini».

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