Cronaca
Lunedì 13 Marzo 2006
Rapporto Arpa: Pm10 e biossido d’azotosono i principali inquinanti in Lombardia
L’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente, ha presentato il proprio rapporto annuale e mette in guardia da polveri sottili (Pm10) e biossido d’azoto (NO2), diventati i due principali inquinanti delle aree urbane della Lombardia. Sono invece diminuiti gli inquinanti tradizionali, come il monossido di carbonio, il benzene e il biossido di zolfo. Una diminuzione dovuta principalmente alla trasformazione degli impianti di riscaldamento e alle innovazioni sui motori. Bene Bergamo per la raccolta differenziata, ma in provincia sono concentrate aziende a rischio molto alto per danni all’ambiente.Acqua - Il rapporto del’Arpa prende anche in considerazione la situazione dell’acqua: dal 2003 al 2004, su 136 stazioni di campionamento sui corsi naturali, in 22 è stato riscontrato un miglioramento mentre in 3 un peggioramento. Sui laghi sette stazioni hanno segnato un miglioramento e 5 un peggioramento. In Lombardia sono attivi 1.033 impianti di depurazione delle fognature con una potenzialità di circa 11.600.000 abitanti equivalenti. Le acque sotterranee hanno subito peggioramenti a causa dei fitofarmaci. Rifiuti - La produzione totale di quelli urbani è stata di 4.734.964 tonnellate, corrispondente ad un una produzione giornaliera pro-capite di 1,38 chilogrammi. Per la raccolta differenziata la Lombardia è al primo posto in Italia, insieme al Veneto. La percentuale di raccolta ha raggiunto nel 2004 il 41,7%, +2,4% rispetto al 2003. Bergamo, Cremona, Lecco e Lodi hanno superato il 50%. Lo smaltimento dei rifiuti in discarica è sceso nell’ultimo decennio dal 76% al 9,6%. Il 38,5% dei rifiuti viene recuperato e riciclato e il recupero energetico è garantito da 11 inceneritori che hanno consentito nel 2004 un risparmio di 360.000 tonnellate equivalenti di petrolio, evitando l’emissione in atmosfera di 940.000 tonnellate di anidride carbonica. Emissioni, rumori, parco auto - Sono scesi da 36 a 9 i siti relativi alle antenne e impianti radio che superano i limiti di legge. Qualche criticità, invece, è segnalata per quanto riguarda il rumore e i siti contaminati a causa della presenza di un diffuso tessuto industriale. Il parco auto della Lombardia è composto da 5.470.015 unità, il 73,8% alimentato a benzina, il 24,8% a gasolio e solo l’1,4% con combustibili alternativi. Secondo i dati dell’Arpa, infine, la Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di aziende a rischio molto alto per danni all’ambiente. Sono presenti sul territorio, infatti, 358 stabilimenti, pari al 26,7% su base nazionale. Queste aziende sono addensate nelle tre province a maggiore produzione industriale: Milano, Brescia e Bergamo.(13/03/2006)
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