Rapinato e picchiato in stazione
Il racconto choc di un giovane

È stato aggredito, pestato a sangue e derubato da due marocchini nella tarda serata di venerdì 20 dicembre, tra le 23 e le 24. Il drammatico episodio è cominciato in via Bonomelli e si è concluso in un meandro abbandonato nel sottopasso della stazione.

È stato aggredito, pestato a sangue e derubato da due marocchini nella tarda serata di venerdì 20 dicembre, tra le 23 e le 24. Il drammatico episodio è cominciato in via Bonomelli e si è concluso in un meandro abbandonato nel sottopasso della stazione.

Attimi terribili per Davide Tassetti , 34enne programmatore informatico e bassista della band Daisi Chians, di Almè, che racconta: «Stavo camminando sul marciapiede di via Bonomelli, dopo avere accompagnato a casa un’amica, per raggiungere altri amici al locale Edonè (è uno degli organizzatori di Exhibition Night, ndr) in via Agostino Gemelli».

«La via era buia e deserta, solo due persone in lontananza alle mie spalle. Mi sono fermato un attimo, e all’improvviso ho sentito qualcosa di appuntito contro la schiena e una voce che mi intimava di stare fermo perché era un coltello, e di consegnare portafoglio e cellulare. Mi sono voltato e ho visto due marocchini sui 35 anni: uno molto alto, grosso con una cicatrice sul volto; l’altro più basso, magrolino, con gli occhiali. Era lui che mi aveva puntato l’ombrello nella schiena».

Il racconto prosegue:«Avendo vissuto a Bologna, dove i furti sono all’ordine del giorno, ho imparato l’arte della contrattazione, ma il più piccolo mi ha dato un’ombrellata in faccia. Ho reagito, e il più grosso mi ha bloccato, mentre il complice mi sfilava dai pantaloni cellulare e portafoglio. I due si sono diretti verso la stazione, io li ho seguiti perché volevo riappropriarmi soprattutto dei documenti e del cellulare, dove avevo salvato materiale indispensabile per il lavoro».

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