È ancora in pericolo di vita, ricoverato alle cliniche Gavazzeni, Giuseppe Curnis, il bandito di 40 anni di Nese che lunedì è rimasto gravemente ferito nella sparatoria avvenuta a Dalmine dopo la rapina in banca che l’uomo ha messo in atto con altri due complici. La rapina è avvenuta alla Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino dove i banditi hanno preso in ostaggio un cliente, Giuseppe Poli, pensionato di Dalmine, per coprirsi la fuga. Sentendosi circondati, i malviventi hanno aperto il fuoco contro la Polizia municipale di Dalmine, dando vita ad una vera e propria sparatoria con quattordici colpi partiti dalle pistole dei tre rapinatori e degli agenti. Curnis e Poli sono rimasti feriti, mentre un altro malvivente, Fabio Finotto, 41 anni di Bergamo, si è arreso. Il terzo delinquente, che faceva da palo all’esterno della banca, è invece riuscito a fuggire. La tentata rapina si è verificata lunedì mattina poco prima delle 12: due banditi sono entrati nella Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino di viale Buttaro e, armati di pistola, hanno minacciato gli impiegati allo sportello di consegnare tutto il denaro. Mentre i rapinatori stavano arraffando il denaro, un’impiegata della banca ha dato l’allarme dal retro dell’istituto. Proprio mentre i banditi stavano uscendo dall’istituto di credito gli agenti della polizia locale erano già in viale Buttaro ad attenderli: da qui la decisione dei rapinatori di prendere in ostaggio il pensionato, da utilizzare come scudo per coprirsi la fuga. I malviventi hanno esploso alcuni colpi di pistola e i poliziotti hanno dovuto rispondere al fuoco: Giuseppe Poli è stato colpito a una coscia da un proiettile, mentre Curnis è stramazzato a terra, ferito gravemente all’addome. Fabio Finotto si è arreso, mentre il terzo - il palo della banda - era già fuggito ed ora è ancora ricercato dalla polizia. Alle 23 di ieri gli agenti hanno ritrovato in via Pirandello a Bergamo l’auto utilizzata per la fuga: si tratta di una Volkswagen New Beatle viola, immatricolata nel 2000 e risultata rubata a Brescia. L’auto è stata notata da una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Bergamo che, per tutta la giornata di ieri, hanno passato al setaccio la zona attorno a Lallio, dove lunedì la vettura era stata vista per l’ultima volta. Il terzo malvivente l’ha abbandonata in via Pirandello, una strada a fondo chiuso nascosta dai palazzi, regolarmente parcheggiata accanto ad altre auto. È probabile che in quel punto la banda avesse lasciato un’altra auto per proseguire la fuga. La macchina è stata posta sotto sequestro. I carabinieri la perquisiranno per cercare tracce utili all’identificazione del bandito scampato alle manette.
(25/08/2004)
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