Rapina al Tribunale di Brescia: anche un bergamasco nella banda finita in manette

C’è anche un bergamasco nella banda di rapinatori che ieri hanno dato l’assalto all’ufficio corpi di reato del Tribunale di Brescia, e che poi sono stati catturati. Si chiama Giuseppe Di Matteo, 45 anni, di Seriate. Con la complicità di due bresciani, Ermes Zanetti, 57 anni, di Sarezzo e Alessandro Rivetti, 53 anni, di Travagliato, si era impadronito di una mitraglietta vera, ma resa non funzionante, e diversa droga: quattro chili di cocaina, 1,6 di eroina, 3,6 di hascisc, 400 pastiglie di ecstasy, 3 chili tra oro e preziosi. Un bottino che può far pensare ad una rapina decisa sulla base di informazioni.

Oggi il procuratore della Repubblica di Brescia, Giancarlo Tarquini, in conferenza stampa ha parlato dell’arresto della banda come di un intervento «importante» perchè potrebbe portare a sviluppi legati a possibili complicità. Il sospetto che possano esservi dei complici, è dato dal fatto che i corpi di reato vengono trattenuti nell’ufficio di corso Cavour 39, dove ieri è avvenuta la rapina, solo per pochi giorni. E’ quindi possibile che i rapinatori ieri conoscessero con precisione il contenuto di quanto arraffato sugli scaffali dell’armadio blindato.

Di fondamentale rilevanza nell’intervento che ha portato al loro arresto, il ruolo di alcuni militari dei carabinieri dei Ros. Sono stati loro a intercettare l’auto su cui viaggiavano i tre rapinatori subito dopo dopo il colpo. Secondo quanto è stato spiegato nella conferenza stampa, questo sarebbe avvenuto perché i Ros hanno notato sull’auto una loro vecchia conoscenza, appunto uno dei rapinatori.

(10/09/2003)

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