Rallenta il mercato del mattone

La Fiaip: dopo il galoppo ora si va al passo. Proprietà edilizia: acquirenti prudenti Tecnocasa: fase riflessiva. Fimaa: tempi di vendita lunghi. Calano i prezzi degli affitti

Mercato più riflessivo, compratori più attenti, tempi di vendita dilatati. Vuoi che i prezzi degli immobili dal 2001 al 2005 sono cresciuti del 70%, vuoi che la Finanziaria penalizza fortemente le società immobiliari, o vuoi ancora le attese di inasprimento fiscale in seguito alla revisione degli estimi catastali, fatto sta che le previsioni per il mercato immobiliare del 2007 non sono rosee. Anche se, come sottolineato più volte dagli addetti ai lavori, non sono nemmeno catastrofiche. In parole povere non c’è nessuna bolla speculativa pronta a scoppiare.

Un mercato immobiliare eterogeneo quello bergamasco che conferma alcune costanti nella domanda. I borghi storici e le zone centrali di pregio continuano a esercitare il loro fascino e, anche a fronte di un’offerta limitata e di una domanda del tutto particolare, ancora per il 2007 segnano un rialzo dei prezzi intorno al 2%. E questo in decisa controtendenza con altre zone della città dove i prezzi, almeno già da un anno, si sono stabilizzati o, come evidenziato dai dati forniti dall’Ufficio studi di Tecnocasa, sono addirittura in ribasso del 4%.

«Credo che il mercato stia vivendo una fase di riflessione, dove i prezzi aumentano sempre di più rispetto al tasso di inflazione – commenta Gianfederico Belotti, vicepresidente nazionale della Federazione agenti immobiliari professionali (Fiaip) –. Se prima questo settore andava di corsa, e poi al galoppo, ora il mercato va al passo, con un aumento dei prezzi che io considero del +4%, un mercato che funziona anche perchè se così non fosse non si capirebbe questo proliferare di costruzioni».

«È innegabile – commenta Marino Moretti, responsabile area residenziale di Fimaa Ascom – che i tempi di vendita e anche di locazione si sono di molto allungati. Detto questo, parlare di un ribasso dei prezzi degli immobili intorno al 4% è eccessivo. Si può parlare di un -2,5% nelle zone semicentrali, periferiche e dell’hinterland cittadino, mentre le zone di pregio, che però – sottolinea Moretti – sono un mercato di nicchia, anche nel 2007 metteranno a segno un +2%. In definitiva si può dire che le quotazioni del mercato sono allineate con quelle del 2006. Anche per gli immobili di nuova costruzione i prezzi restano simili all’anno scorso, anche se c’è da registrare una maggior disponibilità delle imprese a trattare la compravendita fino a un 4% del valore».

(17/01/2007)

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