Raid sulla stazione di Kramatorsk: 50 vittime. Von der Leyen a Bucha: «Qui distrutta l’umanità»

Guerra in Ucraina Nuova strage di civili in Ucraina: colpita la stazione di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, almeno 50 morti fra i quali 10 bambini. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in visita a Bucha.

«Qui è successo l’impensabile. Abbiamo visto il volto crudele dell’esercito di Putin, l’incoscienza e la freddezza con cui hanno occupato questa città. A Bucha abbiamo visto l’umanità distrutta». Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso della sua visita a Bucha, insieme con l’Alto Rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell. «Queste persone stanno difendendo il confine dell’Europa e la democrazia e noi le sosteniamo in questa battaglia», ha aggiunto Von der Leyen.

Nuova strage di civili in Ucraina. Razzi hanno colpito la stazione di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, causando almeno 50 morti - fra i quali 10 bambini - fra le migliaia di profughi che aspettavano per essere evacuati. La tv Ukraine 24 pubblica le immagini di uno dei missili sul quale si vede la scritta in russo «per i bambini». «In questo modo la Russia protegge i russofoni nell’Ucraina orientale? Qualcuno può spiegare perché sparare ai civili con i missili?», ha detto il presidente Zelensky. È stato impossibile finora stabilire chi abbia scritto la frase sul razzo. «Questo è un male che non ha limiti, se non viene punito, non si fermerà mai», denuncia il presidente ucraino Zelensky. Mosca nega la responsabilità dell’attacco e denuncia una «provocazione ucraina»: secondo il ministero della Difesa, è stato compiuto da un battaglione missilistico ucraino dalla località di Dobropolye per «impedire ai civili di partire e usarli come scudi umani».

«Qui è successo l’impensabile. Abbiamo visto il volto crudele dell’esercito di Putin, l’incoscienza e la freddezza con cui hanno occupato questa città»

Da Kiev, dove è arrivato oggi con la presidente della Commissione Von der Leyen, Borrell annuncia che l’Ue «sosterrà il procuratore generale ucraino, fornendo formazione e donando attrezzature, per garantire indagini sicure» sull’eccidio di Bucha, perché «non ci può essere impunità». Il media indipendente russo Meduza pubblica un video ripreso da un drone che dimostra che i civili a Bucha sono stati uccisi durante l’occupazione russa della città. Le immagini, messe a confronto con il video girato sul terreno dopo il ritiro dell’esercito russo, mostrano che la posizione dei corpi coincide.

L’Ue appoggerà l’indagine Ucraina sull’eccidio di Bucha

La Banca centrale russa ha ridotto il tasso di interesse al 17%, dal 20% deciso il 28 febbraio. «Le condizioni esterne rimangono difficili e limitano l’attività economica», afferma la Banca in una nota. La decisione fa crollare la Borsa di Mosca: l’indice Moex cede il 21%. Gira in positivo l’indice in dollari Rts che guadagna il 3,3%. Conclusa intanto la procedura scritta per la ratifica formale del quinto pacchetto di sanzioni europee contro Mosca, il cui testo sarà pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale europea. Bruxelles ha congelato beni di oligarchi russi e bielorussi per 29,5 miliardi di euro.

La Banca Centrale taglia i tassi, crolla la borsa di Mosca. Al via il quinto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia

Putin ha rinunciato a conquistare Kiev. Lo ha detto il ministro della Difesa statunitense Austin, secondo il quale lo zar «pensava che avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l’Ucraina». Secondo il bollettino dell’intelligence britannico, nel Nord «le forze russe si sono ora completamente ritirate verso Bielorussia e Russia» e saranno in parte «trasferite nell’est dell’Ucraina per combattere nel Donbass». Per un dispiegamento militare massiccio dal Nord ci vorrà «come minimo almeno una settimana».

Secondo il Pentagono Putin ha rinunciato a conquistare Kiev. Intelligence inglese: russi totalmente ritirati dal nord del paese

La crescita dell’economia italiana, prevista al 2,9% nel 2022, «è caratterizzato da notevoli rischi al ribasso» e l’ipotesi di un blocco completo del gas russo potrebbe portarla «sotto il 2,3% ereditato dal 2021», scrive il ministro dell’Economia Franco nell’introduzione al Def. «Un completo blocco del gas russo causerebbe ulteriori aumenti dei prezzi, che influirebbero negativamente sul Pil e spingerebbero ulteriormente al rialzo l’inflazione». Franco aggiunge che con le misure già adottate dal governo i rincari della bolletta energetica per famiglie e imprese verrebbero ridotti nel primo semestre «di almeno un quarto rispetto a uno scenario senza interventi».

Franco: «Con un blocco del gas russo Pil 2022 sotto il +2,3%». Le misure del governo riducono di un quarto il caro bollette

© RIPRODUZIONE RISERVATA