Rafforzare il legame fra scuole e aziende
Qualità dell’istruzione, approvata la legge

Rafforzare il legame tra gli indirizzi di studio e i fabbisogni di competenze delle imprese. La Regione Lombardia ha approvato la legge sulla qualità dell’istruzione.

L’obiettivo è quello ridurre la sproporzione (in inglese il mismatch) tra le competenze acquisite dai giovani nel sistema di istruzione e formazione e quelle richieste dal mercato del lavoro.

«Il fulcro di questa proposta di legge è rappresentato da un deciso orientamento in senso duale del sistema educativo lombardo, per dare una risposta ai problemi della disoccupazione giovanile e della dispersione scolastica, a partire da un sistema di orientamento permanente e potendo contare sul coinvolgimento del tessuto produttivo ed economico regionale». Lo ha spiegato l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, commentando l’approvazione della Legge «Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Lombardia».

L’impianto normativo salda l’asse tra le politiche del lavoro e quelle della formazione che ora si integrano e si qualificano ulteriormente con l’innovazione e l’internazionalizzazione. «Ora che anche a livello nazionale sembra essersi fatto largo lo slogan che ha accompagnato la mia esperienza di assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro in Regione Lombardia “Studiare in azienda, trovare lavoro a scuola”, superando l’ideologica netta separazione tra chi studia e chi lavora - ha proseguito Aprea -, i tempi per una riforma in senso duale sono maturi e sostenuti dalle nuove disposizioni nazionali».

«In questa ottica - ha spiegato l’assessore Aprea - abbiamo deciso di introdurre costi standard differenziati in base alla qualifica e al diploma conseguito nell’istruzione e formazione professionale e nella formazione tecnica post diploma. Inoltre, prevediamo fin da subito che una quota di almeno il 5 per cento di studenti raggiunga il titolo di qualifica e diploma attraverso l’apprendistato, che ora ha anche una disciplina più favorevole per l’intervento del legislatore nazionale nel senso della costruzione di un sistema duale attraverso l’apprendistato di primo e terzo livello».

«Siamo intervenuti anche in materia di alternanza - ha precisato l’assessore Aprea - altro argomento di particolare interesse per il livello nazionale: tutti gli studenti dei percorsi professionalizzanti sono chiamati a realizzare un’alternanza scuola/lavoro che va da un minimo di 200 ore l’anno fino a 450 ore l’anno, in linea con la Buona scuola».

«Abbiamo deciso di consolidare il Sistema lombardo della Dote Unica Lavoro - ha continuato l’assessore Aprea -, che ha dato ottimi risultati in termini di inserimenti lavorativi, anche per i giovani dai 15 ai 29 anni interessati dal programma “Garanzia Giovani”, che ne ha mutuato i principi ispiratori e il modello organizzativo. Mentre a livello nazionale il quadro ancora non e’ definito, in Regione Lombardia portiamo avanti la nostra politica attiva universale, basata sul principio di centralità della persona, che, in piena liberta’, può scegliere di fruire presso la nostra rete di operatori pubblici e privati accreditati, di misure integrate di formazione e accompagnamento al lavoro, proporzionate in base al profilo personale di occupabilità».

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