Raccolte oltre settemila firme
contro il parcheggio dell’ospedale

Raccolte più di 7.000 firme per la petizione popolare contro l’iniquo sistema tariffario dei parcheggi dell’Ospedale Beato Giovanni XXIII e la scarsità di offerta del Servizio pubblico di Trasporto verso il Nuovo Ospedale oltre ai vari disservizi esistenti.

I responsabili provinciali delle Associazioni dei Consumatori di Adiconsum, Adoc e Federconsumatori hanno illustrato in una conferenza stampa i risultati della campagna effettuata nei mesi scorsi contro il caro parcheggio all’Ospedale di Bergamo. Raccolte più di 7.000 firme per la petizione popolare contro l’iniquo sistema tariffario dei parcheggi dell’Ospedale Beato Giovanni XXIII e la scarsità di offerta del Servizio pubblico di Trasporto verso il Nuovo Ospedale oltre ai vari disservizi esistenti.

«Ci eravamo posti l’obiettivo di raggiungere 5.000 firme - dicono i promotori dell’iniziativa - , ma il consenso popolare alla nostra iniziativa è stato tale da veder notevolmente superato quel traguardo!

La popolazione è decisamente contraria a come vengono gestiti i parcheggi al Nuovo Ospedale e ci chiede di affrontare tutti i disservizi esistenti.

1) le tariffe dei parcheggi sono troppo onerose e inique;

2) mancano adeguati parcheggi per le moto e le biciclette;

3) mancano parcheggi liberi attorno all’Ospedale;

4) i disabili, provvisti di apposito contrassegno, premesso che non a tutte le entrate trovano le indicazioni per sapere cosa fare, devono poi seguire una prassi complicata , per cercare un posto libero negli appositi spazi e comunque, se dopo aver girovagato nei vari parcheggi, non lo trovano, devono pagare;

5) il disabile che va all’Ospedale con la propria carrozzella, se trova posto solo nel parcheggio allo scoperto, in una giornata di maltempo (pioggia , neve, ecc.) deve percorrere un lungo tragitto, per di più in salita, senza alcun riparo;

6) nel parcheggio sud multipiano, sono insufficienti le segnaletiche indicanti il piano a cui si trova la passerella di collegamento con l’Ospedale ed è difficile capire a che piano si trovano posti liberi;

7) manca un adeguato trasporto pubblico, soprattutto da alcune zone servite dall’ATB (come da Mozzo/Curno – Sorisole o Torre Boldone/Ranica);

8) si potrebbe prevedere una apposita fermata della linea ferroviaria Lecco – Bergamo – Brescia che passa nelle vicinanze dell’Ospedale.

Sono questi i problemi principali che i cittadini firmatari della petizione hanno evidenziato.

Come Associazioni Consumatori abbiamo chiesto un incontro al Presidente della Provincia, al Sindaco di Bergamo e al Direttore Generale dell’Ospedale Beato Giovanni XXIII , per discutere gli argomenti citati.

Ci aspettiamo una adeguata risposta».

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