Quaranta profughi a Bergamo
Sono siriani scappati dalla guerra

Lunedì 25 agosto, senza clamori, 40 profughi siriani sono arrivati nella Bergamasca e sono stati ospitati nelle strutture già predisposte per i profughi. Sono famiglie che hanno già un contatto (parenti o conoscenti) in altri Paesi europei.

La guerra che sta insanguinando il Medio Oriente è più vicina di quanto possiamo immaginare, o leggere sui giornali, o guardare in televisione. Le vittime del conflitto siriano infatti, sbarcano anche in Italia e arrivano nelle nostre città grazie al sistema di accoglienza coordinato dalle prefetture.

Lunedì 25 agosto, senza clamori, 40 profughi siriani sono arrivati nella Bergamasca e sono stati ospitati nelle strutture già predisposte per i profughi. Sono famiglie che hanno già un contatto (parenti o conoscenti) in altri Paesi europei, in questo caso quindi l’accoglienza nel nostro territorio è temporanea, in attesa di un loro trasferimento all’estero.

Una gestione, quella dei profughi siriani da parte del nostro Paese, che ha suscitato qualche malumore in Europa. Secondo la carta di Dublino, infatti, i richiedenti asilo devono rimanere nel Paese dove hanno presentato domanda fino a quando la loro richiesta non venga esaminata. Requisito indispensabile per fare la domanda è però l’identificazione dei soggetti. Se i soggetti non vengono identificati, non possono nemmeno fare domanda, quindi possono lasciare il Paese.

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