La rissa, Gandi replica: «Ragazzini»
La Lega: «Una risposta da ragazzino»

Sulla maxi rissa scoppiata mercoledì sera in piazzale Alpini ci sono ancora molti punti oscuri. In compenso pugni, calci e bottigliate hanno riacceso la polemica sulla sicurezza in città, scatenando le reazioni agguerrite delle minoranze e la risposta stizzita del vicesindaco Sergio Gandi. Ora è arrivata la controreplica, con richiesta di scuse.

I fatti: mercoledì sera poco dopo le 22 due gruppi di stranieri, di nazionalità ghanese, si affrontano e se le danno di santa ragione tra piazzale Alpini e le Autolinee. La scena è spaventosa, sul campo rimangono tre feriti. Nel buio, tra urla, sangue e vetri rotti, regna il caos. Sempre alle Autolinee, negli stessi momenti, i carabinieri intervengono anche per risolvere una contesa tra un giovane ghanese e un nigeriano e alla fine arrestano quest’ultimo, accusato di aver rapinato il cellulare al primo qualche giorno prima, insieme a 200 euro in contanti.

Ma torniamo alla maxirissa. Per il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi, in vacanza nelle Marche, «poteva succedere in piazzale Alpini come in qualsiasi altro luogo. È gente che si è data appuntamento qui, che non frequenta abitualmente l’area. L’intervento è stato fatto dai carabinieri con il supporto della polizia locale. I nostri uomini hanno agito in modo efficiente e tempestivo, con tre equipaggi». Poi lo sfogo: «È un fatto serio, da approfondire, che viene però usato dalle minoranze solo per fare polemica, è ora di finirla».

Ma di «finirla» i consiglieri di minoranza, che da settimane denunciano il degrado in piazzale Alpini e piazzale Marconi, non hanno alcuna intenzione, anzi: «Un episodio gravissimo, che ci fa capire come 400 mila euro spesi in aiuole non servano a risolvere nulla – polemizzano Andrea Tremaglia, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Davide De Rosa, Lista Tentorio –. Da mesi segnaliamo con interrogazioni e ordini del giorno il crescente degrado, avanzando proposte costruttive, ogni volta il sindaco ci risponde che esageriamo. Siamo curiosi di capire se fingerà che non esista una vera emergenza sicurezza anche dopo una maxi rissa». Rincara la dose Stefano Benigni (Forza Italia) «Presenteremo un’interpellanza chiedendo all’assessore Gandi di riferire urgentemente nel primo Consiglio comunale di settembre quanto accaduto». Anche Alberto Ribolla, capogruppo in Consiglio della Lega e il segretario cittadino (ed ex assessore alla Sicurezza) Massimo Bandera, si rivolgono a Gandi: «L’assessore la smetterà di minimizzare e sbeffeggiare? La situazione di degrado in città sta peggiorando di giorno in giorno senza che nessuno faccia niente! Il presidio alla stazione continua a non essere garantito con continuità, la videosorveglianza è ferma al palo da un anno e mezzo, l’organico della polizia locale si è ridotto».

«Non ho mai minimizzato e ho risposto a tutte le interpellanze – ribatte Gandi –. È facile denunciare un degrado che c’è da anni, una situazione ereditata, diverso è risolvere il problema. Questo è un attacco personale: non accetto che dei ragazzini (riferendosi ai giovani consiglieri comunali, ndr) dicano alle forze dell’ordine cosa fare». E sul presidio: «All’incontro sulla sicurezza previsto in prefettura a settembre chiederemo la disponibilità delle altre forze dell’ordine».

Il segretario della Lega: «Altro che ragazzini: giovani dinamici»
«Il vicesindaco Sergio Gandi dà dei ragazzini ai giovani e dinamici consiglieri comunali dell’opposizione e i vertici del PD gli esprimono il loro appoggio? Ma non era il partito della rottamazione, dei giovani da impegnare in politica? Questi “ragazzini” - replica Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega- sono stati votati dalla gente e meritano il massimo rispetto istituzionale.

Se poi al caro vicesindaco danno fastidio il loro impegno e le loro continue denunce sul degrado che la giunta radical chic di Gori sta portando a Bergamo, mi spiace, ma è meglio che faccia l’uomo e non dia delle risposte da ragazzino. E quindi cominci con il chiedere scusa ai giovani consiglieri comunali di minoranza».

Interviene anche Fratelli d’Italia
«Dopo aver letto, non senza stupore, le offensive dichiarazioni dell’assessore Gandi, Fratelli d’Italia-AN esprime solidarietà ai giovani consiglieri di opposizione. Mentre il centrodestra ha saputo rinnovarsi, facendo eleggere una nuova generazione di amministratori locali, la sinistra orobica dimostra ancora una volta di essersi trincerata nella propria autoreferenzialità». Lo scrivono Daniele Zucchinali e Giuliano Verdi.

«Il disprezzo della giunta Gori per i giovani impegnati in politica si era già manifestato con l’istituzione della commissione giovani, l’unica in Comune a non prevedere un compenso per i propri membri. Chiediamo quindi al sindaco Gori e al presidente del consiglio comunale di prendere le distanze dalle dichiarazioni dell’assessore Gandi, a tutela del decoro istituzionale del consiglio comunale e nel rispetto dei cittadini che hanno votato i giovani consiglieri».

© RIPRODUZIONE RISERVATA