Provincia e Mia riaprono l’asilo nido del Cav

La Provincia, con l’Assessorato delle Politiche Sociali e la MIA, con il presidente Giuseppe Pezzoni e con Leonida Pozzi, presidente della Commissione beneficenza, riaprono l’asilo nido del CAV, Centro Aiuto alla Vita, in via Ghislanzoni 38 a Bergamo. Provincia e MIA hanno infatti trovato immediata convergenza sulla necessità di unire gli sforzi per continuare una presenza di riconosciuta utilità. Lo ha detto l’assessore provinciale Bianco Speranza, che ha spiegato come e perché si è deciso questo gesto che fa onore alla sensibilità dell’istituzione, della MIA e di quanti si battono perché l’aiuto alla vita non sia soltanto un concetto astratto ma vissuto. Nell’asilo nido si recavano – e ci torneranno da novembre – sette bambini, 5 in forma intensiva, per tutto il giorno, altri due part time. L’obiettivo, per quanto possibile, è di ampliare questa capienza. La Provincia e la MIA hanno voluto rispondere subito alla richiesta di aiuto giunta dal CAV. Ci saranno 25 mila euro all’anno versati dalla Provincia e altrettanti dalla MIA: il tutto sull’arco di tre anni, dunque un impegno di 150 mila euro.Pozzi ha molto insistito sul concetto di gratuità che deve ispirare il volontariato, altrimenti – ha detto – non ci siamo e bisogna usare altri termini. Volontariato è capacità di spendersi in cambio di niente per una causa, per un ideale. Quindi, niente remunerazioni. I problemi sociali – ha continuato – sono i problemi di una comunità, che deve pertanto farsene carico. Siamo aperti a parole, ma l’accoglienza non è un concetto remoto o astratto. Se vogliamo sostenere la vita e scoraggiare l’aborto, occorre essere coerenti. Qui c’è stata piena sintonia con la Provincia: insieme si cercherà di consolidare l’esperienza che riparte. Con Speranza e Pozzi c’erano Anna Daini, presidente del CAV e Isa Bernini, responsabile dell’asilo nido di via Ghislanzoni. L’asilo nido del CAV è organizzato con criteri moderni e con la caratteristica di un’accoglienza calorosa, di amore per i bambini assistiti per cinque giorni dalle 8,30 alle 15.30-16 (si andrà avanti fino al 31 luglio 2008 e poi si ripartirà con l’inizio delle scuole): c’è un dietologo, c’è l’aiuto di un pediatra che assicura tre visite sull’arco dell’anno. Nel ricordo e nella gratitudine degli sforzi e delle attenzioni profuse dall’indimenticabile Fiorella Speranza, l’asilo-nido sarà dedicato a questa figura sempre generosa verso la vita e le iniziative per sostenerla e promuoverla.(02/10/2007)

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