“Io al diabete non gliela do vinta!” È questo lo slogan scelto da Diabete Italia per la tredicesima edizione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra in più di 160 Paesi il 9 e 10 novembre.
Anche il Policlinico San Marco di Zingonia aderisce a questa iniziativa di sensibilizzazione nei confronti di una delle patologie croniche più diffuse nei Paesi occidentali e in continua crescita in particolare a causa di un’alimentazione scorretta quantitativamente e qualitativamente e della sedentarietà.
Si calcola che in Italia oggi:
3 milioni di persone abbiano il diabete di tipo 2 e siano diagnosticate e seguite (il 4,9% della popolazione)
1 milione di persone abbiano il diabete di tipo 2 ma non siano state diagnosticate ( Il’1,6% della popolazione)
2,6 milioni di persone abbiano difficoltà a mantenere le glicemie nella norma, una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2 (4,3% della popolazione)
«La maggior parte dei casi di diabete di tipo 2, cioè quello più diffuso acquisito in genere in età adulta e legato a sovrappeso e obesità, si può prevenire seguendo due regole fondamentali: alimentazione corretta e attività fisica regolare» spiega il dottor Mario Buizza, responsabile dell’Ambulatorio di Diabetologia del Policlinico San Marco. «In particolare bisognerebbe ridurre il proprio peso almeno del 5% se si è in sovrappeso, limitare l’assunzione di grassi in particolare di quelli saturi, aumentare l’apporto di fibre vegetali, consumare frutta e verdura almeno cinque volte al giorno. Quanto invece all’attività fisica, basterebbe camminare a passo veloce per almeno mezz’ora al giorno».
Fondamentale è poi la diagnosi precoce. «Spesso il diabete viene scoperto anche molto tempo dopo la sua insorgenza, per caso, in seguito a controlli occasionali o per problemi di altra natura ad esempio cardiaci o circolatori, che rappresentano già una complicanza del diabete stesso» osserva il dottor Buizza. «Questo ritardo diagnostico dipende in particolare dal fatto che la malattia può progredire lentamente senza dare segno di sé. Per questo progetti di sensibilizzazione e di “screening” come quelli che si terranno in occasione della Giornata Mondiale del Diabete rappresentano un’opportunità importante di prevenzione soprattutto per le persone a rischio, cioè per chi ha superato i 45 anni, soffre di ipertensione arteriosa, ha colesterolemia elevata, è in sovrappeso o obeso, è sedentario, ha familiari con questa malattia».
L’appuntamento è per il 9 novembre: dalle 9 alle 12, sarà possibile sottoporsi gratuitamente a misurazioni della glicemia (con una semplice puntura sul polpastrello di un dito) e della pressione arteriosa, ma anche compilare un questionario per scoprire la percentuale di rischio diabete da qui a 10 anni.
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