Quando, oltre trent’anni fa, una quarantina di dipendenti delle Cartiere Paolo Pigna di Alzano partirono alla volta del Friuli per portare aiuto concreto alla popolazione colpita dal terremoto, non avrebbero certo potuto immaginare che stavano scrivendo una pagina storica della protezione civile italiana. Arrivati con mezzi e attrezzature, a Gemona cercarono superstiti, prestarono aiuti umanitari, distribuirono medicinali, sgomberarono strade e demolirono muri pericolanti. Dalla loro iniziativa nacque la Protezione volontaria civile di Bergamo, con sede ad Alzano Lombardo, costituita ufficialmente nel 1979 e, di fatto, la prima associazione del settore in Italia. Oggi l’associazione compie 30 anni e, oltre a ricordare il suo passato, guarda il futuro. E lo fa con alcune novità: una nuova sede, un nuovo spazio per le esercitazioni e un dispositivo, il primo nella Bergamasca, che consente di localizzare, grazie al satellite, la posizione dei volontari e delle persone da soccorrere. Il dinamismo dei suoi volontari, in primis il presidente Maurizio Orlandi – recentemente riconfermato alla guida del gruppo per il terzo mandato consecutivo – e il desiderio di aiutare il prossimo che si trova in situazioni di difficoltà sono gli ingredienti chiave dell’attività della protezione civile. Un gruppo di una quindicina di volontari è sempre pronto a partire nel giro di quattro, sei ore al massimo e raggiungere i luoghi dove si sono verificate calamità. Un secondo gruppo di altri 30 volontari è invece pronto a raggiungere i colleghi nelle successive 24 ore. Entro quest’anno verrà anche inaugurata la nuova sede, all’interno del palazzo comunale, ed entro dicembre i volontari della Pvc potranno contare su una nuova area dove effettuare le esercitazioni delle unità cinofile e del Gruppo operatori sonda, i volontari che si allenano con il «life detector», un dispositivo che consente di rilevare anche la minima traccia di vita sotto metri di macerie. (28/07/2008)
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