Viaggiava sull’asse Cagliari-Bergamo la riduzione in schiavitù e lo sfruttamento di giovani nigeriane finite nelle mani di una organizzazione criminale internazionale, smantellata dalla Questura di Cagliari. Sei nigeriani e un italiano sono stati fermati. Il denaro guadagnato dalle prostitute-schiave veniva inviato prevalentemente attraverso Call center, uno dei quali si trova a Bergamo, in via Quarenghi: qui c’era un altro referente dell’organizzazione, arrestato dalla squadra mobile di Bergamo che ha agito in collaborazione con i colleghi cagliaritani. Le indagini erano cominciate alla fine del 2003 dopo che erano stati accertati ingenti movimenti di denaro tra la Sardegna e la Nigeria: gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’organigramma della organizzazione e le rotte seguite dai trafficanti per importare le schiave.
Le accuse contestate sono quelle di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di donne ridotte in schiavitù e indotte alla prostituzione, immigrazione clandestina e riciclaggio di denaro.
(25/11/2005)
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