«Prostituzione, multe troppo alte»
Il Tribunale boccia e il Comune paga

Una sentenza del Tribunale di Bergamo conferma la decisione del giudice di pace che aveva ridotto da 500 a 100 euro la multa ricevuta da un cittadino che si era fermato a contrattare una prestazione con una prostituta sull’ex 525.

La riduzione era stata disposta dal giudice di pace con la motivazione che fermarsi a parlare con una prostituta è una violazione «dalla gravità limitata». Contro questa decisione il Comune di Osio, impegnato nella lotta contro il fenomeno della prostituzione lungo la ex statale 525 che attraversa il suo centro abitato, aveva presentato appello al Tribunale di Bergamo.

Il Tribunale, però, ha respinto questo appello, condannando per di più il Comune a pagare le spese giudiziarie del privato pari a circa 1.400 euro. Il fermarsi in strada a parlare con una prostituta per il Tribunale ha «una pericolosità sociale decisamente esigua» e quindi deve essere punita con una sanzione più proporzionata.

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