Pronto Soccorso preso d’assalto
Code a Bergamo, la mappa delle attese

Il Pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è il più gettonato. In un giorno di festa come quello del 6 gennaio, a metà pomeriggio circa, i pazienti che si sono rivolti al nuovo ospedale cittadino erano una sessantina.

Il dato dei pazienti presenti al Papa Giovanni XXIII era nettamente superiore alla somma di quelli che attendevano di essere visitati negli altri pronto soccorso presi in considerazione. Un dato che fa riflettere e che rende più comprensibile il motivo per il quale lunedì, il giorno della vigilia dell’ Epifania, la sala d’aspetto del nuovo ospedale bergamasco era presa d’assalto con pazienti che hanno atteso di essere visitati anche dodici ore trascorrendo lì l’intera giornata. Più della metà degli utenti presenti martedì al Papa Giovanni XXIII (36 per l’esattezza) era registrato come codice verde e il restante in codice giallo. I tempi di attesa annunciati dallo schermo informativo parlavano di circa 1 ora e mezza per gli utenti in codice verde e poco più di 20 minuti per i codice giallo.

A Ponte San Pietro situazione decisamente più tranquilla con meno di una decina di pazienti presenti in sala d’aspetto e nelle sale adibite alle visite. Tra le 18 e le 18.30 invece leggermente diversa era la situazione all’Humanitas Gavazzeni dove erano presenti 21 pazienti di cui 14 in codice verde e 7 in codice giallo. Più lunghe invece le procedure all’ospedale di Seriate con tempi d’attesa che si aggiravano intorno alle due ore di tempo.

Emilio Pozzi, presidente dell’ordine, sfata, di fatto, un’altra leggenda che riconduceva le attese infinite come quella di lunedì all’assenza per ferie dei medici di base. «I risultati di una nostra indagine – spiega Pozzi – ci dissero che il giorno in cui c’è il maggior afflusso di pazienti in pronto soccorso era il lunedì che, solitamente, è un giorno in cui i medici di base sono presenti in studio».

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