Promossa l’Atalanta bis
E riproporla con la Samp?

Potrebbe sembrare una provocazione come tante altre. Ma è una considerazione sostenibile visto che l’Atalanta, venerdì sera, per poco non è rientrata da Torino con un meritato pareggio.

Per di più contro la capolista Juventus, affamata di punti dopo il mezzo flop di Cesena. Guarda caso, poi, tre abbonati alla panchina (Bellini, Migliaccio, Scaloni) hanno sciorinato prove da titolari incalliti. Aggiungiamo che pure l’approccio mentale alla partita, la vigoria atletica e l’agonismo gettati puntualmente nella mischia l’hanno fatta da protagonisti. Insomma, un terzetto di pedine in grado di sostituire al meglio quelle abitualmente medagliate. Ma con tutta franchezza chi mai oserebbe confermare Scaloni al posto di Benalouane; Bellini per Stendardo e Migliaccio per Carmona? Riteniamo nessuno e magari a pieno titolo e raziocinio.

Del resto anche nel pianeta calcio il rispetto delle gerarchie ha un insindacabile valore che quasi sempre alla fin della fiera premia eccome. Prepariamoci allora ad un immediato ritorno al piano inferiore della maggior parte dei gladiatori applauditi sul manto erboso di proprietà juventina per l’intera durata del match (recuperi compresi).

Ai cancelli d’ingresso dello stadio «Azzurri d’Italia», nel tardo pomeriggio di sabato, busserà la Sampdoria e per i nerazzurri sarà una gara che definire importante potrebbe essere addirittura riduttivo. In ogni caso di positivo resta l’inconfutabile fatto che mister Stefano Colantuono sa di poter contare, in qualsiasi momento, di giocatori non da ridimensionare nel ruolo di «rincalzi». Chi non è in disaccordo alzi subito la mano.

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