Programma del trasporto pubblico Atb e Comune firmano il contratto

Si firma oggi. Il direttore dell’Atb Gianni Scarfone e il responsabile del settore Trasporti e Viabilità Dario Tadè per il Comune sottoscrivono il contratto di servizio del Programma triennale per il trasporto pubblico. Atto tecnico fondamentale – anche se non ancora l’ultimo, perché da qui al 31 dicembre toccherà al Comune fare alcune verifiche sui percorsi – propedeutico all’avvio del piano.

La riorganizzazione delle linee Atb su lunghe tratte che collegano capoluogo e 27 comuni dell’hinterland, annunciata un anno fa, quando l’Atb, in associazione temporanea con Sab, Locatelli e Zani, si è aggiudicata la gara per la Gestione del trasporto pubblico locale, e inizialmente prevista per il 1° agosto 2004, partirà finalmente il 1° gennaio 2005, diventando il cuore delle politiche del trasporto pubblico della nuova amministrazione. La firma di oggi segna uno degli ultimi adempimenti. La riorganizzazione deriva da una legge regionale intesa a ottimizzare la mobilità lombarda e, per quanto riguarda la Bergamasca, si collega bene con il lancio geopolitico dell’area metropolitana. Le linee subiranno alcune modifiche. Tra le novità, oltre all’estensione del servizio Atb da 18 a 28 comuni (insieme a Bergamo, Azzano San Paolo, Curno, Gorle, Lallio, Mozzo, Paladina, Pedrengo, Ponteranica, Ponte San Pietro, Ranica, Scanzo, Seriate, Sorisole, Stezzano, Torre Boldone, Valbrembo, Villa di Serio, si aggiungono Albano, Almè, Alzano, Dalmine, Grassobbio, Orio, Osio Sopra, Torre de’ Roveri, Treviolo e Villa d’Almè) ci sono i nuovi collegamenti per Città Alta: da quello che attraverserà Valtesse e Valverde a quello con Seriate e Boccaleone, che transiterà anche dalla Fiera e dall’aeroporto.

Basterà il ridisegno delle tratte a risolvere il problema di ritardi e corse saltate che molti utenti segnalano sul sito dell’Atb? Non del tutto, perché, come sottolinea il direttore Gianni Scarfone, l’azienda fa di tutto per migliorare, ma ci sono nodi che devono essere presi in carico dalla politica amministrativa: parcheggi di interscambio, politica della sosta, investimenti. L’ha detto in più sedi e lo ripete che «aumentare i mezzi non ha senso se gli autobus non sono messi in condizione di viaggiare velocemente rispettando gli orari». Tornano dal passato i fantasmi delle corsie preferenziali che dovevano essere e non sono state, delle piste ciclabili accuratamente azzerate, dei parcheggi periferici inutilizzati. Gli ectoplasmi riacquisteranno consistenza con la nuova amministrazione? Maddalena Cattaneo, neoassessore ai Tempi e orari della città e alla Mobilità urbana, temi di cui si occupa da anni, giura di sì, con un impegno a mettere in moto, accanto ai progetti pesanti, accorgimenti leggeri come la diversificazione delle fasce orarie d’ingresso a scuole, luoghi di lavoro, uffici, cimitero, per evitare le marmellate di studenti e pensionati. Ma un interrogativo rimane: ai bergamaschi il servizio di trasporto pubblico interessa davvero? Sembrerebbe di sì, perché chiedono a gran voce anche più corse serali. E ad essere tirata in ballo è sempre Città Alta. Soprattutto d’estate, i collegamenti con il centro storico latitano. Per non parlare di quelli con i quartieri periferici.

(10/08/2004)

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