Primo Maggio, il vescovo a Lurano
«L’economia dell’esclusione uccide»
Il vescovo Francesco Beschi, per la festa del Primo Maggio, ha presieduto la celebrazione eucaristica nei capannoni dell’azienda Pneumax a Lurano.
Centinaia le persone presenti a cui il vescovo si è rivolto durante l’omelia, ricordando, nelle sue prime parole, «la popolazione del Nepal nella devastazione del terremoto e gli uomini, le donne e i bambini che fuggono nel mondo dalla fame, dalla guerra e dallo sfruttamento e sbarcano sulle nostre coste chiedendo aiuto».
Un pensiero quindi «ai lavoratori e a chi il lavoro non l’ha o l’ha perduto, ai giovani e agli adulti che non riescono a ricollocarsi nel mondo del lavoro».
Severe le sue parole contro «un’economia dell’esclusione che uccide». «Il rischio per tutti – ha detto – è smarrire la nostra umanità e rassegnarci ad una forma di potere che non distingue gli uomini dalle cose». L’invito quindi a superare quel rapporto distruttivo tra disoccupazione e perdita della speranza. «Viviamo la vicinanza portando speranza, che è creativa e capace di generare futuro».
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