Cronaca
Giovedì 30 Agosto 2012
Poveri sentieri delle Orobie
trasformati in un «luna-park»
Che spettacolo di montagna. Forse troppo. La domanda che impazza in questi giorn suona più o meno così: con questa bellezza di Orobie che ci ritroviamo fuori casa, che bisogno c'è di farne un grande luna park? Dì la tua e partecipa al sondaggio
Che spettacolo di montagna. Forse troppo. La domanda che impazza in questi giorni – soprattutto tra escursionisti e ambientalisti – suona più o meno così: con questa bellezza di Orobie che ci ritroviamo fuori casa, che bisogno c'è di farne un grande luna park?
Elicotteri che sorvolano le nostre cime per far scoprire ciò che fiato (corto) e vie di quarto grado non consentono. Motocross e quad organizzati in frange più o meno armate (di sgommate e annessa anidride carbonica) che attraversano sentieri e mulattiere. Fuochi d'artificio e maxi fari a illuminare quell'altra meraviglia che sono le cascate del Serio, avvolte di magia (e elativo appeal turistico) anche di notte.
Con una domanda finale: opportunità oppure oltraggi? PARTECIPA AL NOSTRO SONDAGGIO
A farsi portavoce di questo quesito è Michele Corti, un passato da assessore regionale all'Agricoltura (nel biennio 1994-95) e un presente da ruralista, come ama definirsi. Docente di Sistemi zootecnici e pastorali montani all'Università di Milano, Corti da sempre annota i suoi dubbi, in tema di sostenibilità e montagna, e da qualche tempo li affida al suo sito.
Così in molti hanno raccolto la sua riflessione sul tema «Valle Seriana sempre più montagna-luna park», aprendo un dibattito che, in queste settimane, fa da sottofondo a quello che sta tenendo banco sulla «Valli Bergamasche revival», gara di enduro prevista in Val Brembana il 15 e 16 settembre.
«Sul fronte ambientale, con assoluta disinvoltura – spiega Corti sul suo sito www.ruralpini.it – gli stessi soggetti che recitano pubblicamente i mantra della sostenibilità sono i primi che si fanno promotori di proposte turistiche che implicano pesanti impatti ambientali».
Leggi le due pagini speciali che l'Eco di giovedì 30 agosto ha dedicato a questo tema
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