Posti di lavoro, annunci online
Ma era una truffa verso i giovani

Sfruttavano il bisogno di lavoro tra i giovani con annunci-truffa sul web, offrendo posti come cameriere, receptionist o anche ruoli in spot pubblicitari.

Per le candidature si facevano pagare dai 35 ai 200 euro per spese varie, ma il lavoro non c’era. L’organizzazione è stata scoperta dalla polizia di Bologna, che ha interrotto i finti colloqui, organizzati in un ufficio preso in affitto nel centro storico, e denunciato quattro persone: un italiano e tre romeni. Il presunto capo era, secondo l’accusa, un 42enne originario di Pescara, già finito in inchieste della trasmissione «Le Iene», che avevano smascherato provini-truffa per programmi tv organizzati in varie città d’Italia dal sedicente agente.

Gli agenti della Questura di Bologna sono intervenuti in un locale in Galleria del Toro, preso in affitto per la mattinata dall’organizzazione per svolgere i finti colloqui di lavoro e incassare gli anticipi. Al momento del blitz, nell’ufficio dove erano in corso i colloqui gli agenti hanno trovato sette persone che si erano presentate all’appuntamento, dopo avere risposto ad annunci pubblicati su un sito web specializzato e ricevuto un paio di mail di conferma.

A rivolgersi alla polizia è stata una 43enne tunisina che vive a Modena, insospettita perché gli addetti dell’agenzia avevano rifiutato di rilasciarle una ricevuta del pagamento di 35 euro per le «spese di segreteria».

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