Poste, si va verso lo sciopero

Un sit-in e un mese di sciopero del lavoro straordinario sono le principali iniziative di mobilitazione decise nella riunione di ieri mattina con le Rsu dai sindacati provinciali bergamaschi Slc-Cgil, Slp-Cisl e Uil Post. «Il programma di assemblee nei luoghi di lavoro – spiega il segretario di Slp-Cisl di Bergamo Salvatore Catalano – si svolgerà dal 19 al 28 aprile. Con i lavoratori (la Bergamasca conta 1.700 dipendenti postali in tutto) discuteremo delle iniziative di mobilitazione da mettere in campo. I sindacati hanno pensato ad uno sciopero di un paio di ore con sit-in davanti al palazzo delle Poste di via Locatelli intorno all’inizio di maggio». «Ma non solo: vogliamo fare anche un mese di sciopero del lavoro straordinario, dall’inizio di maggio all’inizio di giugno e, verso la fine del prossimo mese, organizzare un secondo sciopero con volantinaggio davanti ai centri maggiori» aggiunge Carmelo Ilardo, segretario di Slc-Cgil di Bergamo. La decisione a questo punto spetta ai lavoratori. Nel frattempo, a seguito dell’apertura delle procedure di conflitto da parte delle organizzazioni sindacali, l’azienda ha convocato le segreterie regionali e provinciali di categoria domani mattina alle 10 nella sede di via Orefici a Milano. Intanto non si placa la polemica innescata nei giorni scorsi dalla lettera dell’amministratore delegato di Poste italiane Spa, Massimo Sarmi, nella quale si diceva che il recapito provinciale risentiva di diffuso assenteismo e di un generalizzato stato di tensione sindacale. «In questo momento ci aspettiamo da sindaci, istituzioni e parlamentari bergamaschi solidarietà e sostegno alle nostre iniziative» ha spiegato la segretaria provinciale di Uil Post Rossana Pepe(11/04/2006)

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