Ponte San Pietro trasforma l’isolotto in parco

L’intenzione dell’amministrazione comunale è chiara: fare dell’isolotto di Ponte S. Pietro un parco, con percorsi pedonali e ciclabili, percorsi didattici e per attività sportive all’aperto. Il recupero e la sistemazione definitiva dell’area di circa 8 ettari è stato inserito infatti nel piano triennale delle opere pubbliche per l’anno 2007, con uno stanziamento previsto di 1.200.000 euro, per l’acquisizione dell’area e per la realizzazione delle prime opere connesse all’accesso al parco. L’amministrazione di Ponte S. Pietro sta valutando due ipotesi per raggiungere l’obiettivo finale. Da un lato c’è la possibilità di aderire ad un’ organizzazione sovracomunale -spiega l’assessore al governo del territorio, urbanistica ed edilizia Massimo Locatelli- che possa valorizzare non solo l’isolotto, ma anche tutto il territorio attorno al fiume. Dall’altro lato c’è l’alternativa di andare avanti autonomamente e realizzare un parco pubblico comunale.

Una soluzione non esclude l’altra, ma è chiaro che la creazione di un PLIS (Parco locale di interesse sovracomunale) è la via più auspicabile per diversi motivi: l’essere inseriti in un’organizzazione con la finalità di valorizzare l’area del Brembo, da Villa d’ Almè a Bonate Sotto, darebbe al progetto un’importanza tale da poter accedere ai finanziamenti regionali e concretizzare un’iniziativa di grande valore, considerando anche che il perimetro di parco riguardante Ponte S. Pietro è il più esteso. Inoltre aderire ad un «Plis» significherebbe uniformarsi all’ intendimento della Provincia di Bergamo, che indica come «opportuna» la costituzione di un’organizzazione che agisca trasversalmente fra i vari comuni, in modo da avere un progetto vasto e omogeneo. Entro il mese di febbraio l’amministrazione ha quindi intenzione di convocare i comuni limitrofi per discutere dell’argomento. La zona denominata Isolotto, è delimitata lungo tutto il suo perimetro dalla presenza dei corsi d’acqua, con il fiume Brembo a ovest e il Quisa a sud e a est.  (03/01/2007)

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