Ponte da demolire al Monterosso
Paga il Comune, tempi più lunghi
Il Comune di Bergamo dovrà anticipare le risorse per la demolizione del ponte al rondò di Monterosso perché il privato starebbe tergiversando nel versare alle casse di Palafrizzoni le risorse dovute per la demolizione e la ricostruzione della struttura.
Il Comune di Bergamo dovrà anticipare le risorse per la demolizione del ponte al rondò di Monterosso perché il privato (l’impresa Pfc di Cologno al Serio) starebbe tergiversando nel versare alle casse di Palafrizzoni le risorse dovute per la demolizione e la ricostruzione della struttura.
Lo sblocco della situazione si fa sempre più difficile: da quando lo scorso 7 febbraio il mezzo dell’impresa di demolizioni Pfc (che trasportava un escavatore con il braccio alzato) ha danneggiato il ponte, sono passati ormai 20 giorni, quasi tre settimane di chiusura dell’asse interurbano.
In un primo momento il privato (che, caso vuole, si occupa proprio di demolizioni) si era reso disponibile a demolire la struttura per poi tirarsi indietro, e al momento starebbe tergiversando nel versare le risorse per permettere al Comune di partire con l’intervento.
L’assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli ha spiegato «che sarà il Comune a dover provvedere almeno alla demolizione, perché con il privato non si arriva a un accordo». Che ci fosse qualche problema lo si era capito già mercoledì scorso (giorno in cui l’ingiunzione del Comune imponeva di rispondere in maniera definitiva) quando l’impresa aveva fatto sapere di aver cambiato idea.
A pesare, molto probabilmente, l’entità dell’investimento: se per l’abbattimento dell’infrastruttura servono infatti 80 mila euro, il costo complessivo della sua ricostruzione si aggira sul mezzo milione di euro. Anche tecnicamente non si tratta di un intervento semplice. Non ci sono alternative alla demolizione. Tempi più lunghi per la ricostruzione.
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