Poche prospettive per il distaccamento dei vigili del fuoco di Dalmine

Nessuna buona notizia per il distaccamento dei vigili del fuoco di Dalmine. Attualmente non ci sono uomini in servizio fisso al distaccamento: ogni mattina e ogni notte il capoturno del comando di Bergamo valuta se mandare una squadra a Dalmine, in base alle esigenze della città e dell’hinterland, si va avanti insomma alla giornata. Lo afferma il comandante provinciale dei vigili del fuoco Giuseppe Verme, commentando alcuni passaggi di una risposta del ministero dell’Interno ad un’interrogazione dei deputati bergamaschi di Forza Italia Gregorio Fontana e Giorgio Jannone. «Se la Finanziaria – dice Verme – prevede 600 nuovi assunti sul territorio nazionale, solo 6 o 7 arriverebbero alle dipendenze del Comando di Bergamo. Ma per far funzionare il distaccamento di Dalmine a pieno regime avremmo bisono di 28 uomini. Invece procediamo quotidianamente senza molte prospettive».

«A giugno 2006 avevamo presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno sulla carenza di organico al distaccamento dei vigili del fuoco di Dalmine. La risposta del governo smentisce molte promesse dei mesi scorsi: i vigili del fuoco che verranno assunti grazie alla Finanziaria del 2007 saranno 600 per il territorio nazionale, non certo 2 mila, com’era stato affermato da esponenti del centrosinistra».
Il distaccamento dalminese dovrebbe essere competente lungo l’A4 e sul territorio di ben 38 Comuni: aperto a maggio dell’anno scorso è stato operativo fino a giugno grazie all’utilizzo di personale che faceva gli straordinari; poi è stata la volta di alcuni volontari e in seguito di 18 nuovi assunti. A dicembre il Viminale aveva dato il via libera all’istituzione di un distaccamento dei vigili del fuoco volontari a Terno d’Isola, e in quell’occasione si era parlato di una nuova sede, sempre per i volontari, a Cologno al Serio. Il deputato della Margherita Giovanni Sanga aveva anche sottolineato che la Finanziaria del 2007 avrebbe garantito assunzioni per altri 2 mila pompieri a livello nazionale. «Ma le cose non stanno così – spiegano Fontana e Jannone -. La risposta del ministero ci dà la spiacevole notizia che in tutta Italia i vigili del fuoco che verranno assunti saranno solo 600. La stabilità di organico per il distaccamento di Dalmine svanisce invece in un generico auspicio, legato appunto all’assunzione dei 600 vigili del fuoco, senza sapere quanti ne arriveranno in Bergamasca. La replica ministeriale, infine, dà un netto parere negativo sulla realizzazione del distaccamento di Cologno, giudicato troppo vicino a Bergamo, Dalmine e Treviglio ».

Dopo le preoccupazioni espresse dal comandante Verme resta però in sospeso la questione del personale dipendente: quello attuale scarseggia. «Cercherò di approfondire la questione con il ministero dell’Interno, per capire quali siano le prospettive per la Bergamasca», ha commentato il deputato della Margherita Giovanni Sanga.(26/03/2007)

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