Pizzicata la banda delle slot
Arrestato un 30enne albanese

Hanno cercato prima di sfondare la vetrata di una sala slot a Stezzano e, visto che non ci sono riusciti, hanno puntato su un obiettivo altrettanto appetibile ma all’apparenza più raggiungibile: un bar nelle vicinanze, l’Alekos Café in via Papa Giovanni XXIII.

Hanno cercato prima di sfondare la vetrata di una sala slot a Stezzano e, visto che non ci sono riusciti, hanno puntato su un obiettivo altrettanto appetibile ma all’apparenza più raggiungibile: un bar nelle vicinanze, l’Alekos Café in via Papa Giovanni XXIII.

Quattro albanesi sono stati colti sul fatto dai carabinieri di Stezzano proprio mentre caricavano il bottino su un furgone bianco, e uno di loro, dopo un breve inseguimento, è finito in manette per furto aggravato: si tratta di G. M., 30 anni, residente a Treviglio e incensurato, che sabato 12 aprile è stato processato per direttissima.

Il furgone, pur non essendo rubato, è risultato essere intestato a un nomade residente a Cremona: pronte per essere caricate i militari hanno trovato sul marciapiede appunto due slot machine, mentre altre due erano già state caricate a bordo insieme a un cambiamonete.

«Ammetto la mia colpa - ha dichiarato il trentenne durante il processo al giudice -, ho sbagliato. Ho perso il lavoro qualche mese fa ed ero in difficoltà economiche. Sono in Italia da 12 anni». L’arresto è stato convalidato e il giudice ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Treviglio. Processo aggiornato al 24 aprile.

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