Piscina a pezzi a Seriate
Ancora chiusa per lavori

Niente nuoto fino al 21 settembre, ennesimo intervento alla struttura costruita negli Anni Ottanta. Il sindaco:«Solo ordinaria manutenzione, per sistemarla servirebbero tra i i 3 e i 5 milioni di euro».

«A causa di indilazionabili problemi di manutenzione, la piscina è chiusa per essere rimessa in sesto»: potrebbe essere il contenuto di un articolo odierno, invece, è una notizia del 1996. L’edizione dell’11 settembre de L’Eco di Bergamo elencava le criticità dell’impianto di Seriate, uno su tutti, una perdita d’acqua della vasca, ma anche l’esigenza di ammodernare ingressi, bagni, docce e spogliatoio e di riprogettare gli spazi esterni.

Le manutenzioni si ripetono ogni anno a fine estate, come sta avvenendo proprio in questo giorni: da martedì e fino al 21 settembre il nuoto è sospeso, mentre continuerà a operare la segreteria che sta raccogliendo le adesioni ai corsi della nuova stagione: «Si tratta di ordinaria manutenzione – spiega il sindaco, Cristian Vezzoli – programmata dalla cooperativa. In particolare, le vasche sono state svuotate per la pulizia del fondale che verrà igienizzato e impermeabilizzato». Nulla a che fare, dunque, con la straordinaria manutenzione di cui avrebbe bisogno «i cui costi sono stimabili tra i 3 e i 5 milioni di euro» evidenzia il primo cittadino. E niente a che vedere con la stabilità del tetto telescopico: «È stato chiuso in sicurezza il primo settembre – continua il sindaco – alla presenza di un perito che ha rilasciato il collaudo. Tetto e lastre non possono cadere, la presenza del tecnico era legata alla remota possibilità che i controventamenti, cioè i dispositivi che consentono alla copertura di scorrere, si bloccassero».

Sulla questione, il presidente della Cooperativa Sport e Cultura, Enzo Fumoso, fa presente: «Abbiamo sempre aperto e chiuso senza problemi, in possesso dei precedenti collaudi. In questo caso abbiamo proceduto in assenza di pubblico e in sicurezza, alla presenza anche di altri tecnici e di altre relazioni». Mentre più in generale sui continui bisogni di manutenzione, conclude: «Questa è una struttura degli Anni ’80 e i materiali di allora oggi sono superati. In tutti questi anni abbiamo lavorato affinché tutto fosse sicuro e a norma».

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