Cronaca
Martedì 16 Settembre 2014
Pirellone, primo ok al taglio dei vitalizi
Ma gli ex consiglieri pronti al ricorso
La Commissione Affari Istituzionali della Regione ha approvato il progetto di legge che modifica la normativa sull’assegno vitalizio. Gli ex consiglieri: ricorreremo, i vitalizi lombardi, con i loro 2.700 euro di media, rispettano già i parametri.
La Commissione Affari Istituzionali della Regione, presieduta da Stefano Carugo, ha approvato nella mattinata di martedì 16 settembre il progetto di legge che modifica la normativa sull’assegno vitalizio.
A favore Lega Nord, Forza Italia, Maroni Presidente, Fratelli d’Italia, Pd, Patto Civico e Movimento Cinque Stelle, mentre il presidente Carugo si è astenuto lasciando l’incarico di relatore del provvedimento al Consigliere Stefano Bruno Galli (Maroni Presidente). Carugo ha motivato la sua posizione spiegando che, a suo avviso, sarebbe stato necessario rimandare l’approvazione di una settimana per avere il tempo necessario per analizzare alcuni rilievi emersi dalla audizione e dagli uffici.
La Commissione ha, poi, deciso di richiedere prima della seduta del Consiglio di martedì 23 la convocazione del tavolo di lavoro per un ultimo confronto sul provvedimento. Nella discussione sono intervenuti Massimiliano Romeo (Lega Nord), Alessandro Sorte (Forza Italia), Fabio Pizzul (PD), Stefano Bruno Galli (Maroni Presidente), Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), Lucia Castellano (Patto Civico) e Stefano Buffagni (Movimento 5 Stelle).
Il provvedimento prevede l’innalzamento dell’età anagrafica per il conseguimento del diritto all’assegno vitalizio, che passa dagli attuali 60 anni a 66 anni e comunque sarà collegata all’aspettativa di vita secondo quanto stabilito per i lavoratori del pubblico impiego. Si prevede inoltre una riduzione dell’importo lordo degli assegni vitalizi in godimento, dal quale sarà trattenuto un contributo di solidarietà applicato con criteri di progressività. Il taglio interessa i soggetti con un reddito complessivo irpef superiore a 18 mila euro. E vale anche per chi non ha ancora conseguito i requisiti di età previsti per l’erogazione dell’assegno e per quei consiglieri che, nonostante il possesso dei requisiti, non hanno ancora percepito l’assegno. Interessati anche i vitalizi di reversibilità di soggetti con un reddito annuo irpef complessivo superiore a 24 mila euro.
Quanto al testo che era stato presentato in conferenza stampa dal Presidente Raffaele Cattaneo e da tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione lo scorso 30 luglio, è pervenuto un solo emendamento formale (approvato) da parte del consigliere Roberto Bruni (Patto Civico), per meglio precisare il comma 1 dell’articolo 4 sull’ambito di applicazione della legge.
In audizione a nome degli ex consiglieri ha relazionato Luigi Corbani, annunciando – in caso di approvazione della legge – un ricorso immediato. Corbani ha motivato la contrarietà al provvedimento spiegando che i vitalizi lombardi (2.700 euro in media) rispettano già i parametri della legge nazionale di stabilità. Ha quindi ribadito la disponibilità dell’associazione a costituire un fondo di solidarietà.
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