Picchiata e rapinata al bancomat
Polizia trova dna, il sospettato confessa

Bergamo, la polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip a carico di O. T., cittadino italiano accusato della rapina messa a segno il giorno di Pasqua ai danni di una donna di 59 anni di Seriate. La vittima aveva prelevato del denaro presso uno sportello bancomat di via Borgo Palazzo in Bergamo ed era stata minacciata con una siringa.

La svolta è arrivata dopo le indagini della Squadra Volante della Questura di Bergamo. Il giorno stesso della rapina, infatti, sono stati subito raccolti vari elementi: in particolare oggetti personali appartenenti all’aggressore, immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della via (nella foto il luogo dell’aggressione) e testimonianze che hanno consentito di tracciare un profilo del responsabile e di individuare il sospettato, il giorno successivo, nei pressi del Sert.

Tra le tracce raccolte sul luogo della rapina la polizia aveva anche un mozzicone di sigaretta all’interno dell’autovettura della vittima, dove il rapinatore era entrato durante il colpo. La procura ha autorizzato il prelievo di un tampone salivare a O. T. per verificare la corrispondenza del suo dna con quello rilevato sul mozzicone, ma non è stato necessario attendere l’esito della comparazione: il sospettato, infatti, rintracciato dagli uomini delle Volanti e informato sugli accertamenti che si stavano effettuando sul suo conto, ha deciso di confessare. Nella mattinata del 25 giugno è stato portato in carcere.

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