Sarà vegliato fino alle esequie dal picchetto d’onore dei colleghi Enio Salvi, il vigile del fuoco di 44 anni di Zogno precipitato l’altra notte da circa nove metri mentre stava spegnendo le fiamme che avevano avvolto il tetto di una casa di Sedrina. La salma ha raggiunto questa mattina Zogno, dove Salvi prestava servizio, partendo dagli Ospedali Riuniti: la camera ardente è stata allestita al distaccamento dei vigili del fuoco, alle porte del paese. I funerali saranno celebrati domani, venerdì, alle 15 nella parrocchiale di Zogno. Saranno presenti, tra gli altri, il sottosegretario agli Interni, in rappresentanza del governo, il comandante nazionale dei vigili del fuoco, i responsabili dei comandi provinciali della Lombardia e tanti colleghi ed ex colleghi della vittima. La tragedia s’era consumata intorno all’1,30 e aveva coinvolto un secondo vigile del fuoco, rimasto ferito precipitando dallo stesso tetto: Michele Chiodi, 20 anni, di Gazzaniga, era però stato più fortunato. Il suo volo era finito nel giardino: si era fratturato un polso e il bacino. Oggi, nel pomeriggio, è stato operato proprio al polso. Enio Salvi invece era caduto nel cortile, contro un cordolo in cemento: le sue condizioni erano andate sempre più aggravandosi ed era morto intorno alle 4,45, mercoledì mattina, per una emorragia toracica. Ha lasciato nel dolore la moglie e una figlia di 14 anni. (16/03/2006)
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