È tornata a splendere con i suoi colori originari la statua lignea della «Dormitio Virginis» (nella foto Fronzi) conservata da secoli nella chiesa parrocchiale di Piario. Grazie ad un accurato intervento di restauro, la Madonna, collocata in un’urna di vetro posta alla base dell’altare della Beata Vergine del Rosario, è ora ammirata dai fedeli del paese e da molti appassionati d’arte che rimangono stupefatti per i delicati drappeggi dell’abito, la serenità che traspare dal suo volto e che sembra irradiarsi tutt’intorno.La scultura, lunga 150 centimetri e larga 50, è intagliata nel legno, poi trattato con strati di colla e gesso e quindi dipinta con tecnica a tempera. Risale al 1775 e fu eseguita nella bottega di Grazioso Fantoni, il giovane. L’intervento di restauro è stato impegnativo sia per l’asportazione delle precedenti ridipinture, sia per l’operazione di disinfestazione e consolidamento. Tutto ciò ha consentito il recupero della policromia originale e ha dato alla statua, compromessa anche dal tarlo, una consistenza accettabile, che rimane comunque fragile. Il restauro della «Dormitio Virginis» rientra in quello più ampio che ha interessato lo stesso altare del Rosario, dove è inserita, e in quello dell’altare maggiore di questa chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Antonio abate, il cui impianto originale, come dimostrato anche dagli affreschi dipinti su alcune pareti, risale al 1400. La Provincia di Bergamo, la Fondazione della Comunità bergamasca onlus e la comunità parrocchiale di Piario hanno sostenuto i costi del restauro. (26/01/2006)
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