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Cronaca / Valle Brembana
Martedì 23 Giugno 2015
Per la prima volta dentro le miniere
Lo zinco si cerca a Oltre il Colle
Entro dicembre saranno conclusi messa in sicurezza delle gallerie e sondaggi di ricerca del minerale, per 4,3 milioni di euro. Dal prossimo anno il piano di estrazione e tutte le attrezzature.
Da fine 2017, quindi, l’estrazione. Oltre il Colle e la Val del Riso si preparano a tornare nelle miniere di zinco. Chiuse dal 1982 saranno riaperte dall’australiana Energia Minerals, che investirà 50 milioni di euro. Previsti 250 posti di lavoro.
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La località è quella di Ca’ Pasì, nella zona della frazione di Zorzone: Val Vedra e Val Parina. Qui la società australiana con sede a West Perth ha messo gli occhi sull’enorme patrimonio minerario sotto il monte Arera. E da febbraio-marzo, affidando i lavori alla Edilmac di Gorle (specializzata nella realizzazione di grandi gallerie e pozzi), ha avviato il cantiere che, entro la fine del 2017, dovrà portare alla ripresa di estrazione di zinco.
Le miniere (250 chilometri di gallerie tra Val Parina e Val del Riso), sono chiuse dal 1982, non per mancanza di minerale, ma perché l’Eni preferì farlo arrivare dall’estero. Motivi politici.
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Poi, alcuni anni fa, gli australiani della Energia Minerals, grazie al loro braccio italiano guidato da Marcello De Angelis, hanno iniziato a interessarsene. Quattro i permessi di ricerca già concessi (altri sei sono stati richiesti) con uno di coltivazione già in essere, acquisito dalla vecchia società che l’aveva ottenuto e non più sfruttato. E, dalla primavera scorsa, si lavora proprio in quest’area, la prima da cui si andrà a estrarre roccia e minerale.
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Il Jumbo, la macchina perforatrice, si trova per ora all’ingresso del cantiere, ma è pronta a entrare in azione: servirà alla costruzione di una nuova discenderia e per ricavare i fori dove inserire esplosivo. In questi mesi si è soprattutto rimesso in sicurezza il tunnel di circa 250 metri che porta alla zona della miniera vera e propria. Si è ricostruito un ponte, si è sistemata la strada e ancora si sta provvedendo alla ricostruzione di un passaggio proprio all’imbocco della galleria Forcella. Gli operai della Edilmac sono già entrati per i carotaggi per circa un chilometro di galleria. Galleria che dovrà essere allargata a circa tre metri (con l’ausilio anche delle mine) per farci camminare i macchinari. Intanto si stanno facendo studi di tipo geotecnico.
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