Ergastolo e isolamento diurno per tre anni. È questa la pena chiesta dal pubblico ministero Claudia Moregola per Guglielmo Gatti, accusato di aver ucciso e fatto a pezzi a Brescia nel luglio del 2005gli zii Aldo Donegani e Luisa De Leo, disperdendo poi i resti nei boschi tra Schilpario e Provaglio d’Iseo.
L’udienza si è protratta per circa sei ore: dopo il pm è intervenuto l’avv. Giovanni Orlandi, legale di parte civile, che ha quantificato in 150 mila euro per ognuno dei fratelli di Luisa De Leo il risarcimento dovuto da Guglielmo Gatti per i danni morali. In subordine ha chiesto una provvisionale di 60 mila euro a testa. Uno dei fratelli di Luisa De Leo nel frattempo è morto, quindi la richiesta è stata fatta per il figlio.
Domani prenderà invece la parola la difesa di Gatti, rappresentato dall’avvocato Luca Broli.
(14/05/2007)
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