Pensionata sul treno per Cisano
«Maltrattata, ho anche pagato di più»

Scrive una pensionata e racconta la sua disavventura sul treno, causata dalle lunghe code agli sportelli. Una donna che usa abitualmente il treno e che con molta umiltà, e onestà, si è rivolta a un capotreno. «Ma come risposta sono stata maltrattata e ho dovuto pagare pure un supplemento». Ecco la sua testimonianza.

Scrive una pensionata e racconta la sua disavventura sul treno, causata dalle lunghe code agli sportelli. Una donna che usa abitualmente il treno e che con molta umiltà, e onestà, si è rivolta a un capotreno. «Ma come risposta sono stata maltrattata e ho dovuto pagare pure un supplemento». Ecco la sua testimonianza, che ha mandato anche a Trenord, in attesa di un rimborso.

«Sono una pensionata di 68 anni e la mattinata del 28 luglio mi è capitato uno spiacevole episodio - scrive -: sono alla stazione di Bergamo alle 9,40 in coda per prendere un biglietto per Cisano Bergamasco. Giunte le ore 10, davanti a me ancora una ventina di persone. Tre gli sportelli, dei quali solo due funzionanti a singhiozzo visto forse per delle esigenze impellenti dei preposti. Ritengo di non riuscire a prendere il biglietto in quanto il mio treno parte alle ore 10,08. Mi reco quindi al treno e salgo sulla prima carrozza e mi presento al preposto chiedendo di pagare il biglietto, e dichiaratogli la mia età, il biglietto scontato. L’addetto, mi risponde molto sgarbatamente che oltre a pagare il biglietto a tariffa piena, devo pagare anche il supplemento di € 5».

La lettera continua: «Gli spiego gentilmente che presso la biglietteria c’era una coda che non mi avrebbe permesso di prendere quel treno, e purtroppo per impegni familiari, dovevo prendere quel treno e non potevo aspettare il prossimo fra un’ora. Sempre molto sgarbatamente mi risponde che a lui non gliene importava niente né della mia età nè del problema che non era il suo; e se insistevo ancora mi avrebbe affibbiato una multa di € 150. Malgrado la mia ulteriore spiegazione dell’inconveniente alla biglietteria centrale e che non sono salita su una carrozza qualunque per non pagare il biglietto ma sono salita sulla prima carrozza e sono andata da lui, molto prepotentemente mi risponde: “Non insista nelle sue richieste altrimenti la faccio scendere dal treno”».

«Mi chiedo allora se questa non è una rivalsa per quelle persone che volutamente salgono sulle altre carrozze e non vogliono pagare il biglietto e che verso di loro non si ha la capacità di fronteggiarle? Se questo è il personale, che le Ferrovie tanto decantano nelle pubblicità: preparato, gentile e professionale verso il passeggero che si attiene alle regole e che non vuole fare il furbo, forse bisogna rivedere qualcosa...».

Per la cronaca, la signora ha pagato per la tratta Bergamo-Cisano (18 km) - invece della tariffa agevolata di 1,90 euro - 7,40 euro ( 2,40 tariffa + 5,00 supplemento).

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