Pedemontana: gli enti locali chiamati ad esprimere un parere sui progetti

Dopo 40 anni di dibattiti mai risolti, l’autostrada Pedemontana lombarda affronta finalmente il passaggio del suo iter più importante, la cosiddetta «Legge Obiettivo» nazionale, dalla quale dipendono il suo finanziamento e la sua realizzazione.

Un centinaio di copie del progetto preliminare e dei suoi estratti sono «in viaggio» verso Comuni, Province e enti di gestione dei Parchi che hanno tempo fino a metà marzo per esprimere il loro parere, e contemporaneamente viene pubblicato l’avviso di deposito dello studio di impatto ambientale, che potrà essere consultato da chiunque ne abbia interesse.

Dopo di che, entro 3 mesi spetterà alla Regione «chiudere» il parere sull’opera più dibattuta della storia delle infrastrutture della Lombardia, sentiti gli 80 Comuni (oltre a 4 Province e 5 Parchi) interessati dalla novantina di chilometri del tracciato e dagli oltre 30 delle opere locali che saranno realizzate insieme all’autostrada.

La Pedemontana è un’opera da oltre 3 miliardi di euro, la metà dei quali in autofinanziamento, destinata a gettare un «ponte» attraverso le province di Varese, Como, Milano e Bergamo nell’area più densa e produttiva del paese. Un ponte sul quale passeranno, già all’apertura della tratta centrale tra la A9 e Vimercate prevista per il 2009 insieme con i primi lotti delle tangenziali di Como e Varese, oltre 100.000 veicoli al giorno, quasi tutti diretti a destinazioni lungo il percorso. Un traffico che oggi già esiste e cerca inutilmente sfogo sulla A4o nella rete locale ormai completamente urbanizzata, saturandola e soffocandola.

(05/02/2004)

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