Pedaggi, l’aumento c’è ma non si vede

Nessun aumento per i pedaggi autostradali lungo l’A4, almeno per quanto riguarda le tratte più utilizzate dagli automobilisti. Da oggi entravano in vigore gli adeguamenti tariffari autorizzati da un recente decreto interministeriale: per Autostrade per l’Italia l’aumento concesso era stato dell’ 0,67 per cento. Ma compici gli arrotondamenti (che vengono eseguiti ai 10 centesimi) la spesa per andare da Bergamo a Milano è rimasta invariata, a 2,50 euro.

In effetti un aumento (da 2,40 euro all’importo attuale) era già scattato dal 1° gennaio 2007, con l’introduzione del sovrapprezzo Anas: ma il recente aumento non ha portato ulteriori rincari.

Resta invariato anche, per esempio, il pedaggio per la Bergamo-Capriate, a 70 centesimi, così come non aumenta l’importo per la tratta Bergamo-Brescia, ferma a 2,30 euro dopo il rincaro Anas (nel 2006 erano 2,20 euro).

C’è però un ma: le società concessionarie si sono riservate «ogni azioni legale a tutela dei propri diritti ed interessi» in relazione agli aumenti tariffari previsti dal recente decreto interministeriale. Aumenti che - aveva sottolineato ieri il gruppo Autostrade - «non corrispondono a quelli richiesti dalle concessionarie sulla base dei meccanismi previsti dagli atti convenzionali vigenti». Da qui la possibilità di ricorsi legali che potrebbero modificare la situazione attuale, anche se non certo in tempi brevi.

(15/03/2007)

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